La Caritas della diocesi di Noto ha avviato il programma del servizio civile con 16 giovani che saranno impegnati nelle strutture Albero della vita, Agape e Centro Emmaus di Pachino e nella Casa don Puglisi e Piccoli fratelli di Modica. Più che strutture dedicate a bisognosi, si tratta di esperienze di servizio attente alla dignità della singola persona e, proprio per aiutare a viverle con pienezza, la Caritas diocesana organizza momenti di formazione. Nella giornata formativa di sabato scorso, tenuta nella Casa don Puglisi di Modica, c’è stata una inattesa visita: Corrado Lorefice, neo arcivescovo di Palermo si è fermato a dialogare con i giovani, invitandoli a cogliere come la vita sia un dono, evidenziando che prima dell’io c’è l’altro e proprio per questi bisogna scegliere se ripiegarci su se stessi o aprirsi: “L’apertura comporta rischio, ma al tempo stesso genera forza e anche gioia”. La domanda spontanea dei giovani a questo punto è stata: “Come ha accolto la nomina ad arcivescovo di Palermo?". Don Corrado ha raccontato della sorpresa della sua famiglia e ha sottolineato che sta vivendo questo momento nella consapevolezza dei propri limiti affidati alla grazia di Dio. “L’importante è rimanere semplice nella vita, pur nella coscienza dell’essere vescovo come responsabilità e con una severità volta a far crescere persone serie”. Anche Papa Francesco, ha aggiunto, durante il loro primo incontro in Vaticano della scorsa settimana, gli ha rivolto l’invito a restare se stesso.
L’ordinazione episcopale di don Corrado Lorefice e l’inizio del ministero pastorale saranno celebrati a Palermo sabato 5 dicembre 2015. Monsignor Lorefice, proprio ai giovani di Modica ha voluto anticipare che nel suo stemma episcopale ci saranno tre P: esse rimandano a don Puglisi, che gli amici amavano chiamare appunto 3P, ma anzitutto al Pane eucaristico, alla Parola di Dio, ai Poveri: gli elementi essenziali della fede e di una vita veramente umana.