Le valutazioni contenute nel
Rapporto Svimez ancora una volta mettono in evidenza come dopo
50 anni il nostro Paese sia profondamente diviso, una divisione
che penalizza tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno": è il
pensiero di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale
della Cei, che ha firmato - riferisce il Sir - la prefazione al
'Rapporto Svimez 2014 sull'economia del Mezzogiornò. Per
Galantino la divisione del Paese è "insostenibile" e dunque il
Sud deve essere considerato "questione nazionale".Mons. Galantino, che oltre ad essere
segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana è anche
vescovo di una diocesi del Sud, Cassano all'Jonio in Calabria,
ricorda il "ripetuto e costante appello della Chiesa italiana
alla responsabilità sia dei rappresentanti istituzionali che di
tutti i rappresentanti della società civile, affinché la
questione del Mezzogiorno venga posta al centro dell'attenzione
come grande questione nazionale".
Dopo aver richiamato i diversi documenti della Chiesa
italiana sul tema del Sud e i pronunciamenti di Papa Benedetto
XVI e di Papa Francesco per una economia che punti al benessere
di tutti, mons. Galantino afferma che "è necessario un nuovo
modello di sviluppo per l'Italia, in grado di superare sia la
questione meridionale che quella settentrionale in una
prospettiva nazionale". "L'Italia è divisa - afferma - e a noi
cattolici la responsabilità di sollecitare e contribuire a
rimuovere la storica, ormai insostenibile, divisione del
Paese".