Pianello di Ostra, in provincia di Ancona - Ansa
Due giornate di lutto nelle Marche per la tragedia improvvisa che ha colpito il nord della regione. La devastante alluvione che nella notte tra giovedì e venerdì ha causato almeno 11 morti e centinaia di sfollati ha messo in moto, sin da subito, la macchina della solidarietà. Passata la fase acuta dell'emergenza, si svuota il centro della Caritas per l'accoglienza degli sfollati dopo l'ondata di maltempo che ha colpito tutto Senigallia e il suo entroterra. Quasi tutti hanno trovato una sistemazione: chi da parenti o amici, chi negli hotel, mentre i più anziani sono stati trasferiti alla fondazione "Citta di Senigallia".
Ma il centro rimane attivo e si prepara ad assistere una nuova ondata di ospiti, anche fino a 200, in caso di peggioramento meteo: grazie alla sinergia con le altre Caritas diocesane, stanno arrivando nei locali di via Cellini brande, lenzuola, cuscini, asciugamani e altri beni per poter assicurare oltre a un posto letto e a un pasto caldo a chi ha dovuto lasciare nelle abitazioni allagate tutti i propri effetti personali.
Don Marco Pagniello, direttore della Caritas, ha visitato i luoghi flagellati dal maltempo. "Scarseggia l'acqua potabile, o manca del tutto in alcune zone alluvionate- riferisce tracciando un bilancio delle criticità - ci sono poi centri piccoli e medi ancora isolati a causa della viabilità non consentita". La priorità è accompagnare le famiglie e fare in modo che nessuno sia escluso dagli aiuti. "I 5 milioni di euro stanziati ieri da Draghi sono una prima grande risposta - prosegue don Pagniello - Anche la Cei ora con tutta probabilità stanzierà fondi per aiutare".
Il bilancio delle vittime dell'alluvione è in aggiornamento. Nella mattinata di sabato i Vigili del fuoco hanno recuperano il corpo di un uomo nella zona di Serra de' Conti: si tratterebbe di un 47enne di Arcevia la cui auto, una Opel Corsa, era già stata trovata dentro il fiume Misa dopo essere stata inghiottita dall'acqua.
Le vittime salgono così a 11. Ed è proprio nelle zone intorno a Serra dè Conti e a Barbara, nell'entroterra senigalliese, che si concentrano le ricerche, andate avanti per tutta la notte, delle due persone ancora disperse dopo l'alluvione: si tratta di un bambino di 8 anni e una donna di 56 anni. In azione vigili del fuoco, soccorso alpino e protezione civile.
Nello specifico, nella zona di Barbara, i soccorritori cercano il piccolo Mattia, 8 anni, inghiottito dal Nevola mentre si trovava con la madre sulla strada che collega Ripalta (Arcevia) e la Corinaldese; erano scesi dall'auto, travolta dall'ondata del fiume, ma la mamma Silvia Mereu, farmacista, poi recuperata e portata in ospedale, non era riuscita a trattenere il figlio per la forza dell'acqua.
Nella stessa area, si cerca Brunella Chiù che insieme al figlio 23enne Simone Bartolucci e alla figlia Noemi Bartolucci, 17 anni, era stata trascinata via dal Nevola mentre tentava di lasciare casa in auto: Simone si è salvato aggrappandosi a una pianta per oltre due ore, mentre la 17enne è deceduta e il corpo è stato già recuperato.
"Siamo ancora una volta a piangere morti, a fare i conti con i disastri subiti, a cercare un senso a quello che ci è successo". Così il vescovo di Senigallia Franco Manenti, ricordando l'alluvione che colpì Senigallia nel 2014, in una nota dopo l'ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la città. "Questo spinge immediatamente ciascuno di noi a fare la sua parte. Adesso è il tempo della vicinanza, del sostegno, della cura". Gli abitanti, sin dalle prime luci dell'alba scendono in strada per liberare strade e case dal fango.
Intanto sulla zona è tornato il maltempo: nella giornata di sabato si sono intense piogge e forte vento sul Senigalliese. La pioggia, alternatasi a schiarite dalle 10, nel pomeriggio cade copiosamente accompagnata da raffiche di vento. La Protezione civile aveva diramato un'allerta meteo gialla "temporali, vento, mare, idraulica e idrogeologica" su tutte le Marche fino a tutta la giornata di sabato. La situazione è in peggioramento anche in altre aree: nello Jesino e nel Fermano. Allerta arancione anche per altre quattro regioni: Umbria, Campania, Basilicata e Calabria.