ANSA
Ore 19:30 - Eletti al Senato Gasparri, Centinaio, Rossomando e Castellone. Scrutinio terminato anche a Palazzo Madama. L'Aula ha eletto vicepresidenti Maurizio Gasparri di Fi, Gianmarco Centinaio della Lega, Anna Rossomando del Pr e Mariolina Castellone di M5s.
Ore 19:00 - Eletti alla Camera Rampelli, Mulé, Ascani e Costa. Come previsto dagli accordi tra le forze politiche la Camera elegge vicepresidenti Fabio Rampelli di Fdi, Giorgio Mulé di Fi, Anna Ascani del Pd e Sergio Costa del M5s. I questori sono Paolo Trancassini (Questore anziano), Alessandro Benvenuto (Lega) e Filippo Scerra (M5S). I segretari sono Fabrizio Cecchetti, Chiara Colosimo, Giovanni Donzelli, Riccardo Zucconi, Anna Patriarca, Gilda Sportiello, Roberto Traversi e Chiara Braga.
Ore 17:45 - Inizia lo spoglio. A pochi minuti di distanza, Camera e Senato terminano le votazioni per la composizione dei rispettivi uffici di presidenza. Sono in corso gli scrutini.
Ore 16:45 - Prosegue lo scontro Pd-Terzo polo. Continua la polemica tra il Pd e il Terzo polo dopo l'attacco dei centristi per l'accordo tra dem e 5s che li ha esclusi dagli uffici di presidenza di Camera e Senato. Per Mara Carfagna «attribuire agli elettori la responsabilità dell'intesa Pd-M5s per spartirsi i posti riservati alle opposizioni è ridicolo e fuori dalla realtà». Pronta la replica di Peppe Provenzano, vicesegretario dem, per il quale «a decidere sulle vicepresidenze non son stati fantomatici accordi per escludere» Azione e Iv, «perché l'unico criterio utilizzato, come da prassi, è il peso parlamentare. È la logica della democrazia e della rappresentanza. Noi abbiamo proposto anche di incontrarci per vedere spazi compatibili coi loro numeri sulle altre posizioni. Loro non hanno voluto».
Ore 16:15 - Il Gruppo per le autonomie non partecipa al voto. Anche i sette senatori del Gruppo per le Autonomie non partecipano alle votazioni per l'elezione dei vice presidenti, dei questori e dei segretari di Palazzo Madama. «Pd e 5 stelle hanno deciso di dividersi tutte le cariche nell'ufficio di presidenza destinate alle opposizioni, lasciando fuori tutti gli altri gruppi. Un gesto di chiusura e arroganza, lesivo del pluralismo e del corretto funzionamento della vita parlamentare. In segno di protesta contro questo atteggiamento senza precedenti nelle prassi parlamentari - spiegano in una nota - non parteciperemo al voto di oggi».
Ore 16:00 - Il Pd replica a Calenda. In una nota i vertici del Nazareno replicano alle polemiche innescate da Carlo Calenda dopo l'esclusione della sua formazione dagli accordi per le vicepresidenze di Camera e Senato: «A escludere Azione e Italia viva dalle vicepresidenze delle Camere non sono stati né gli accordi né un'entità indistinta, ma gli elettori».
Ore 15:40 - Azione-Iv fuori dall'Aula. Come anticipato, anche i senatori di Azione e Italia viva non partecipano al voto. «Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto un accordo per votarsi i loro candidati - spiega ai cronisti Carlo Calenda -. Per noi non è particolarmente rilevante il fatto di non avere una vice presidenza ma è molto rilevante il fatto che non si dia rappresentanza a una opposizione che ha preso alle elezioni quasi l'8% e che è in continua crescita. Ancora più rilevante - insiste - è che è chiaro che c'è un accordo politico e che il Pd ha scelto da che parte stare: ha scelto di costruire l'alleanza con il 5 stelle».
Ore 15:20 - Inizia il voto al Senato. Anche l'assemblea di Palazzo Madama ha iniziato a votare per eleggere l'ufficio di presidenza del Senato. La chiama prevede un voto su tre schede per ognuno dei senatori presenti. Due sono i catafalchi presenti al centro dell'Aula, per il voto che secondo stime provvisorie dovrebbe durare oltre tre ore.
Ore 14:20 - Al via il voto alla Camera. A Montecitorio iniziano le votazioni per l'elezione dell'ufficio di presidenza della Camera. Saranno eletti quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari. Come previsto, i deputati di Azione-Italia viva non partecipano al voto.
Ore 14:15 - I nomi del M5s. In in una nota i pentastellati annunciano le proprie candidature per gli uffici di presidenza. Lo spoglio delle schede rispetta le attese e porta all'indicazione dell'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa alla Camera e della senatrice Mariolina Castellone al Senato.
Ore13:00 - Le candidature del Pd. Il Pd conferma i nomi proposti ieri: Anna Ascani alla Camera e Anna Rossomando al Senato per il ruolo di vice presidenti.
Con la maggioranza impegnata nel cammino tortuoso verso la formazione del governo, ad animare lo scontro per le vicepresidenze di Camera e Senato sono soprattutto le opposizioni. Stando a quanto emerso ieri, Pd e M5s avrebbero già un accordo di massima per spartirsi le quattro caselle a disposizione, mentre a rimanere a bocca asciutta sarebbe il Terzo polo. Il leader di Iv, Matteo Renzi, è tornato a polemizzare in tarda mattinata con un post su Twitter: «Oggi si vota per la vicepresidenza delle due assemblee e ci sono quattro posti per le opposizioni e tre opposizioni M5s, Pd e noi. Cosa hanno fatto Pd-M5s? Hanno fatto un accordo per tagliarci fuori. Pensate che nel 2013 noi votammo Di Maio per permettere a M5s di eleggere un vicepresidente perché è un principio di buona condotta parlamentare. Invece Pd e M5s nella loro arroganza hanno deciso di tenerci fuori. E noi resteremo fuori dall'Aula e porteremo il tema al Presidente della Repubblica». Una conferma di quanto già annunciato dal leader dell'alleanza, Carlo Calenda.
A nulla è servito l'invito dei dem per un confronto con i terzopolisti. Ma secondo alcune fonti le fratture potrebbero ricomporsi se saranno concesse ai centristi poltrone di peso nelle commissioni.
Nel frattempo, però, il centrodestra ha già avanzato le proprie candidature. Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia e Giorgio Mulè di Forza Italia sono i nomi per la Camera, mentre per Palazzo Madama correranno Maurizio Gasparri e Gianmarco Centinaio (rispettivamente Forza Italia e Lega). Pare dunque rispettato l'accordo raggiunto in mattinata per due posti a Fi e uno ciascuno a Fdi e Lega.