Gratitudine per il lavoro delle delle Forze armate, e delle donne all'interno dei vari corpi militari, e una riflessione sul loro lavoro di prevenzione delle violenze. Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, ha dedicato ad Emanuela Loi, poliziotta della scorta di Paolo Borsellino uccisa dalla mafia nell'attentato mafioso di Via D'Amelio il 19 luglio 1992, «al suo coraggio, alla sua giovinezza sacrificata per difendere noi e lo Stato», la celebrazione del 60esimo anniversario dell'ingresso delle donne in Polizia che si è tenuta stamattina nella Sala della Regina alla Camera dei deputati, alla presenza del Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli.
«Le donne in Polizia - dice la vicepresidente della Camera - rappresentano al meglio i valori della forza dello Stato, della protezione dei più deboli, della fedeltà alla Costituzione, incarnati anche da tutte le donne che lavorano nei altri corpi dello Stato», augurandosi che la festa del 2 giugno sia stata per tutti, «specie per i più giovani, occasione di riflessione sulla gratitudine che dobbiamo alle nostre forze armate, che rappresentano lo Stato e rischiano la vita per proteggere noi». In particolare sulle donne, la vicepresidente di Montecitorio ha ricordato «la sempre maggiore specializzazione e presenza delle donne in Polizia rappresenta un argine potente
all'emergenza nazionale del femminicidio». Sessant'anni fa entravano le donne nella Polizia, «il loro percorso - ricorda ancora Mara Carfagna - è stato segnato da un impegno e un sacrificio al servizio dello Stato che hanno anche prodotto un cambiamento di cui tutti gli italiani devono essere fieri». Tuttavia, ha aggiunto a margine delle celebrazioni, «bisogna fare ancora molti passi in avanti, perché la parità sostanziale ancora lungi dall'essere raggiunta».
Anche se è proprio la Polizia il corpo armato dello Stato che vanta il maggior numero di donne tra le proprie fila. «Abbiamo superato le 16mila unità - ricorda Franco Gabrielli - E c'è una cosa di cui vado ancora più fiero, ossia che le nostre colleghe, nell'ambito del settore dirigenziale, coprono una percentuale significativa: il 35%». E alla domanda di quando ci sarà un capo della polizia donna, il prefetto Gabrielli risponde: «Il prima possibile».