Un momento della presentazione - Uff stampa Gemelli
Nell’ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario dalla nascita del Policlinico, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha organizzato una Charity Dinner, con un’asta, battuta amichevolmente da Christie’s, che ha permesso di raccogliere fondi destinati a finanziare l’attività di ricerca della nuova Facility di Biopsia Liquida, appena inaugurata al Gemelli.
Il progetto di ricerca è stato illustrato da Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Giovanni Scambia, direttore scientifico del Gemelli, e Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center del Policlinico.
Le attività di ricerca presso il servizio di Biopsia liquida sono in corso di implementazione al Gemelli, grazie ad un accordo di partnership industriale con l’americana Guardant Health. Il test permette, attraverso un prelievo di sangue, di analizzare frammenti di DNA tumorale circolanti (ctDNA) consentendo così ai medici di offrire al singolo paziente il farmaco più efficace per la sua malattia e di consentire un rapido cambio di rotta, qualora dovesse insorgere una resistenza al trattamento. Il test per ora è validato solo in due forme tumorali (polmone con mutazioni EGFR e seno con mutazioni ESR1), ma è in corso un ampio programma di studi, condotti in parte presso il Gemelli, per estenderne l’indicazione anche ad altre forme tumorali.
«Persona, Cura, Dedizione e Solidarietà sono i termini che meglio connotano il carattere del Gemelli – ha sottolineato il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professoressa Elena Beccalli - Prendersi cura della persona nella sua interezza è infatti nel Dna dei nostri medici e operatori sanitari. Il Policlinico Gemelli è un polo assistenziale ed educativo che interpreta ogni giorno la sua mission di cura a vocazione universalistica e, in questi tempi di crescenti difficoltà e nuove povertà, mantiene fermo il suo impegno per una sanità d’eccellenza ma accessibile a tutti. Un impegno che si declina anche nella promozione della ricerca di frontiera e realmente innovativa, perché mentre festeggiamo i primi 60 anni del Gemelli, guardiamo già al futuro per offrire cure sempre migliori ai pazienti».
«Siamo qui per sostenere la ricerca, dunque per costruire il nostro futuro – ha affermato Daniele Franco, presidente di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS - E trovo bellissimo che lo si faccia tutti insieme: istituzioni, partner, aziende, associazioni, testimonial, singoli cittadini e tanti colleghi dell’Ospedale. E che l’intera comunità territoriale partecipi a questa grande impresa collettiva. Il Gemelli è potuto crescere tanto in questi anni proprio perché è sempre stato animato da una missione chiara e condivisa: offrire le cure migliori e più innovative a tutti. Sostenere la ricerca scientifica di un ospedale come il Gemelli, significa garantire alle generazioni di pazienti che verranno nuove e più efficaci soluzioni terapeutiche, medici e operatori sanitari più qualificati, ambienti e tecnologie d’avanguardia. Perché la buona ricerca aiuta ad offrire cure migliori».
L’evento è stato presentato da Caterina Balivo, mentre testimonial d’eccezione per l’asta di raccolta fondi è stata Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Più che simbolico anche il luogo che ha ospitato la cena di beneficenza, per gentile concessione della Asl Roma 1, ovvero le “Corsie Sistine”, che rappresentano l’ospedale più antico d’Europa e che per secoli hanno offerto cura e assistenza a pellegrini, bisognosi e ai bambini abbandonati. Una struttura antica ma in piena risonanza d’intenti, con la moderna “culla per vita Ninna Ho”, appena collocata presso il pronto soccorso pediatrico del Policlinico Gemelli.