Una torta ispirata al libro di Dahl "Tata Matilda" - Reuters
Dopo le critiche arrivate da più parti, regina consorte e primo ministro inclusi, l’editore Puffin, controllato dal colosso americano Penguin-Random House, ha fatto un importante aggiustamento di tiro rispetto alla sua decisione di sostituire nei libri di Roald Dahl, in particolare La fabbrica del cioccolato, alcuni aggettivi e termini, come “grasso” e “nano” considerati “non inclusivi” per la sensibilità di oggi. È stata scelta la via del compromesso: sul mercato saranno disponibili sia la versione “ripulita” che quella originale. Ci sarà, dunque una Classic Collection, accanto alla nuova edizione pensata “per i giovani lettori”, che poi erano già il principale target della storia e, dunque, come per il Delfino, figlio di Luigi XIV andrebbero depurati da termini “sconvenienti”.
Dopo l'eco mondiale suscitata dalla decisione - anche in Italia, con la perplessità e in alcuni casi l'aperta contrarietà di numerosi scrittori, intellettuali e politici - Puffin ha dunque annunciato oggi l'uscita di The Roald Dahl Classic Collection, testi classici proposti senza alcuna modifica firmati dal noto scrittore britannico. Si tratta di 17 titoli che saranno pubblicati con il logo Penguin, disponibili entro la fine dell'anno. I libri includeranno, inoltre, materiale d'archivio relativo a ciascuna delle storie. La Classic Collection si affiancherà ai nuovi libri Puffin "Roald Dahl per giovani lettori", che avranno la possibilità di navigare, per la prima volta, in modo indipendente all'interno dei contenuti del libro. I lettori saranno, infatti, liberi di scegliere una delle versione dei racconti di Dahl.
Penguin Children's: prendersi cura dei giovani è responsabilità
«Pubblichiamo con orgoglio le storie di Roald Dahl da più di quarant'anni in collaborazione con la Roald Dahl Story Company - ha dichiarato Francesca Dow, amministratore delegato di Penguin Random House Children's -. Il suo genio narrativo unico ha deliziato l'immaginazione dei lettori di molte generazioni. In qualità di editore per bambini, il nostro ruolo è quello di condividere la magia delle storie con i bambini, con la massima attenzione e cura. I fantastici libri di Roald Dahl - ha aggiunto - sono spesso le prime storie che i bambini leggono in modo indipendente. Prendersi cura dell'immaginazione e delle menti in rapido sviluppo dei giovani lettori è sia un privilegio che una responsabilità».
La stampa inglese: cruciale l'intervento della regina Camilla
Cantano vittoria il Daily Mail e il Daily Express, secondo cui è stato cruciale l’intervento della regina consorte Camilla. La 75enne moglie di re Carlo III, patrona di istituzioni letterarie e nota anche per premiare i vincitori del Booker Prize, ha rivolto nei giorni scorsi un messaggio, apparso non casuale a una platea di scrittori, incoraggiandoli a non «consentire a nessuno di limitare la loro libertà di espressione». Non c'erano stati riferimenti espliciti al caso Dahl ma sui tabloid era anche emersa una fonte anonima vicina a Camilla secondo cui la regina consorte era rimasta «scioccata e sgomenta» per l'accaduto. Mentre il quotidiano filo-Tory Daily Telegraph ha titolato oggi in prima pagina per celebrare la "vittoria" sulla cancel culture: «Il fantastico Mr Dahl resiste». Del resto non era facile per l'editore poter andare avanti con la sua controversa iniziativa a fronte di una polemica sempre più ampia. C'erano state le critiche del primo ministro conservatore Rishi Sunak, dello scrittore Salman Rushdie, fino a quelle degli altri editori internazionali di Dahl come la francese Gallimard, rifiutatasi di recepire le revisioni decise da Puffin con il consenso degli eredi dell'autore di Matilda e Le streghe, scomparso 74enne nel 1990.