mercoledì 10 aprile 2013
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Accordo sul filo di lana per il caso Stamina. Ieri sera al Senato la commissione speciale per l’esame dei disegni di legge ha approvato quattro emendamenti al testo, in particolare sulle regole per la sperimentazione futura delle terapie cellulari non ripetitive. Oggi il provvedimento sarà all’esame dell’Aula del Senato. «La soluzione trovata dalla Commissione speciale del Senato tiene bene in equilibrio le esigenze della compassione con quelle della scienza. La presenza del Centro Nazionale Trapianti sarà di garanzia per la sperimentazione»: questo il commento del ministro della Salute Renato Balduzzi. Il testo costituisce la conversione in legge del decreto con cui il ministro autorizzava la prosecuzione delle cure già iniziate con il metodo Stamina. Con le modifiche apportate al decreto si prevede tra l’altro la sperimentazione per «diciotto mesi» in strutture pubbliche e che il ministero della Salute informi «con cadenza almeno semestrale» le commissioni competenti e la Conferenza delle Regioni. È proposta la creazione di un registro nazionale e di registri regionali delle terapie avanzate a base di cellule mesenchimali. «Abbiamo fatto un lavoro approfondito, nelle condizioni date, e questa convergenza con un voto unanime è un risultato interessante» ha commentato il presidente della commissione, e relatore del testo, Filippo Bubbico. «Le polemiche di queste ore – ha aggiunto il senatore Cinque Stelle Sergio Puglia – si dimostrano del tutto infondate» perché, come ha spiegato anche la senatrice Pdl Cinzia Bonfrisco «abbiamo fatto una ottima sintesi che consente di continuare con il metodo Stamina l’erogazione delle cure compassionevoli e avvia una procedura di ricerca che abbiamo inteso collocare nell’ambito di laboratori autorizzati alla lavorazione cellulare nel contesto dei trapianti. Abbiamo anche verificato il contesto comunitario».Intanto l’Associazione dei genitori per la ricerca sull’atrofia muscolare spinale ha invocato chiarezza: «Dal contenuto di alcune trasmissioni e da articoli sulla carta stampata, emerge la gravissima affermazione che la Sma1 sia sempre incompatibile con la vita», che «l’unica strada possibile sia quella di inserirsi nella trafila giudiziaria legata al Metodo Stamina».
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