lunedì 23 maggio 2016
​Attentati multipli nelle due città costiere di Latakia e Tartus. Oltre 200 i feriti.
Siria, Daesh attacca roccaforti regime: 148 morti
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Almeno 148 morti e oltre 200 feriti: questo il bilancio, ancora provvisorio, di una giornata di sangue nella fascia costiera della Siria ancora controllata dal regime di Damasco. È la prima volta che la roccaforte del leader siriano viene colpita così duramente dall'inizio del conflitto nel marzo del 2011. Gli attacchi di Tartus e Jableh sono stati rivendicati dai jihadisti del Daesh tramite l'organo di propaganda Amaq.Nel mirino sono finite fermate dei bus, ospedali e altri luoghi frequentati dai civili. Le esplosioni, quasi in contemporanea, sono state almeno sette.Le province costiere di Latakia e Tartus sono dal 2011 nelle mani delle truppe del regime di Assad. Tartus e Jableh sono aree a maggioranza alawita, e vi vivono molti sfollati a causa del conflitto. Proprio questi ultimi, secondo gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, legati ai ribelli anti-Assad, temono ora un'ondata di arresti tra i sunniti.Jableh si trova a pochi chilometri dalla base aerea militare russa di Hmemim di importanza strategica per le operazioni a sostegno delle forze del regime. Il porto di Tartus viene utilizzato da anni dalla Marina militare russa.Il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman, ha parlato dei "peggiori attacchi in 30 anni nella zona di Tartus". Nel 1986 una serie di attacchi colpì il nordovest della Siria, Tartus compresa, con un bilancio di 144 morti. Dal 2011 il conflitto in Siria ha fatto almeno 270mila morti.
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