mercoledì 18 aprile 2012
​La rete di cure palliative e terapie del dolore è ancora lontana dall'essere funzionante in tutte le Regioni italiane. Gli hospice attivati sono ancora inferiori rispetto a quanto previsto dalla legge, cioè 166 invece di 201.
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La rete di cure palliative e terapie del dolore sta prendendo forma, ma è ancora lontana dall'essere pienamente sviluppata e funzionante in tutte le Regioni italiane. Gli hospice attivati sono ancora inferiori rispetto al fabbisogno e a quanto previsto dalla legge, cioè 166 invece di 201. È questo uno degli elementi che emerge dalla relazione al Parlamento 2012 del ministero della Salute sull'accesso alle cure palliative e la terapia del dolore, che verrà presentata oggi.Il documento, che contiene dati riferiti al 2011, evidenzia come siano ancora poche le Regioni con una struttura di coordinamento regionale per le cure palliative: l'hanno attivata solo Piemonte, Sicilia, Liguria, Veneto, Lazio, con la Liguria e il Veneto che avevano istituito organismi simili negli anni precedenti la legge. Per quanto riguarda il numero di hospice attivati, la realizzazione del programma non è ancora completa. Con i fondi stanziati dalla legge del '99 era stata programmata la realizzazione di 201 strutture con 2.232 posti letto, mentre ne sono state attivate solo 166, di cui 120 con fondi statali e 46 con finanziamenti regionali o privati. Circa l'utilizzo dei finanziamenti, sebbene la  percentuale totale di utilizzo sia dell'88,28%, la Sardegna ne ha impiegati solo il 15,91%. La Regione con più hospice è la Lombardia (23), seguita da Emilia Romagna (16), Toscana (13), Veneto (12), Piemonte (11) e Sicilia (10).
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