Il logo di Voa Voa, una delle associazioni toscane impegnate nelle iniziative natalizie
Presentarsi alla cena di Natale a mani vuote provoca sempre un certo imbarazzo, ma in un’epoca dove abbiamo tutto i doni che arrivano dal terzo settore forse sono quelli più graditi. Associazioni come Airc, Aism e Telethon da tempo sono all’avanguardia, tra chi offre i classici panettoni, gadget o thermos. Le festività sono un’ottima occasione per autofinanziarsi, specialmente per le organizzazioni territoriali più piccole. Sono molte quelle in Toscana, ad esempio, che tolgono dall’impiccio del famoso "pensierino". «Respirando», una piccola onlus nel pisano, si è inventata «La mascherina magica», un libriccino per bambini scritto da una mamma – medico – che dovendo spiegare alla sua bambina perché avesse bisogno di quella maschera per la ventilazione ne ha fatto un motivo per aiutare nelle cure tutti i bambini con gravi difficoltà respiratorie e i genitori, che li seguono costantemente, mettendo il racconto in vendita proprio in occasione del Natale (associazionerespirando.org/a-natale-puoi-sostenere-respirando/).
Se la «Fondazione Meyer», che dà supporto dell’Ospedale Pediatrico di Firenze, punta su gadget natalizi e palline da mettere sull’albero per i bambini costretti in corsia (www.fondazionemeyer.it/natalesolidale/), il cibo ha sempre partita facile, specie sotto Natale: «Voa Voa» per sostenere le famiglie con bambini affetti da patologie rare nurodegenerative si affida all’artigianato alimentate di alta qualità. Comprando i prodotti toscani – dai ricciarelli ai cantucci di Prato, fino all’immancabile Vinsanto – si può dare supporto concreto alle famiglie dei bambini, o contribuire alla ricerca scentifica per aiutare a trovare cure efficaci (https://www.voavoa.org/prodotti/natale-voa-voa-idee-regalo-solidali/).
Lo stesso fa la «Fondazione Stella Maris», che si occupa di neuropsichiatria infantile, e grazie alla collaborazione con la cioccolateria Angiolini, marchio toscano di prima scelta, userà il ricavato di cofanetti e panettoni per finanziare il progetto del nuovo Ospedale dei bambini (www.fsm.unipi.it/fondazione/natale-solidale/)
A Natale le bontà non solo si regalano ma si condividono: per questo l’Associazione Cure palliative di Livorno ha organizzato una cena prenatalizia per raccogliere le risorse necessarie alla onlus per continuare a prendersi cura dei pazienti nel percorso di fine vita. Si può continuare a donare tramite il sito dell’associazione (www.curepalliativelivorno.it/) aiutando così i volontari che contribuiscono con corsi, convegni e formazione di personale medico, infermieristico per migliorare la qualità dell’assistenza e prendersi cura del paziente a domicilio. A Natale e non solo.