giovedì 12 febbraio 2015
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​Starei ore a guardare i colori di una bolla di sapone, ma quasi sempre  è una lotta contro il tempo e per di più un'operazione un po' scomoda.  Tu soffi una bolla e devi inseguirla mentre lei volteggia in aria per qualche  istante seguendo una traiettoria imprevedibile, ricoprendosi di mille colori.  Alzi la mano chi non ha mai provato una volta a soffiare per spingere un  po' più su la bolla e allungare questo svolazzo leggero. E per far in modo  che la miscela di acqua e sapone svanisca evaporando il più lentamente  possibile, ha aggiunto al miscuglio un ingrediente in più: glicerina q.b.  (cioè quanto basta). Una sostanza che si compra in farmacia. Devi fare  un po' di prove perché come sai questa non è la rubrica delle ricette,  ma quella della curiosità. Però il trucco per osservare meglio i colori  delle bolle, quello sì che posso dirtelo: devi imprigionare le bolle evitando  di lasciarle in balia del vento. Serve un barattolino nero di quelli che  contenevano i rullini per macchine fotografiche. Dopo qualche prova dovresti  riuscire a scrivere la tua miscela: un tot di bicchierini d'acqua, un tot  di bicchieri di sapone liquido per piatti, un tot di bicchierini (piccolo  suggerimento) di glicerina o di un altro sciroppo appiccicoso, lasciare  riposare e poi cominciare. Togli il tappo e immergi l'apertura del barattolino  nella miscela che hai preparato, quando lo tiri su vedrai che al posto  del tappo c'è una parete di acqua e sapone una specie di oblò. Ecco quando  la bolla cade in una trappola così diventa una finestra trasparente di  acqua e sapone. Ora sdraia il barattolino orizzontale e osserva cosa accade,  lo sfondo nero ti sarà d'aiuto per osservare meglio i colori che compaiono  sulla finestra. All'inizio nulla, poi piano piano i primi colori: quali?  Se hai pazienza e la miscela è di quelle resistenti a un certo punto vedrai  che i colori si dispongono in un modo ben preciso: come? Puoi provare a  disegnarli su un foglio per fissare ciò che stai osservando. A un tratto  nella parte alta dell'oblò succede qualcosa di nuovo: cosa? Il fatto è  che avendo appoggiato il barattolino in questo modo l'acqua e il sapone  colano giù e così la parte alta dell'oblò si assottiglia mentre la parte  bassa diventa un po' più spessa. Col passar del tempo lo spessore della  finestra cambia non solo perché l'acqua e il sapone colano, ma anche perché  evaporano. E col tempo cambiano anche i colori. Tutto qua, si fa per dire:  un gioco di luce riflessa su una lamina che cambia di spessore col passar  del tempo. A ogni spessore il suo colore. Così i colori diventano un modo  per misurare quanto è sottile questa lamina di acqua e sapone. Per continuare  a fare scoperte puoi ripetere l'esperimento con una variazione: dopo aver  immerso il barattolino tiralo fuori dall'acqua, ma questa volta anziché  sdraiarlo appoggialo sul tavolo con l'oblò di acqua saponata che guarda  all'insù così che tu lo osservi da sopra. Ora prendi una cannuccia, bagnala  un po' e infilala nell'oblò senza romperlo. Soffia leggermente per formare  una cupola di acqua e sapone (mezza bolla). Poi sfila la cannuccia e ricomincia  a osservare i colori che compaiono sulla cupola. Capita la stessa cosa  che prima accadeva nella parte alta dell'oblò. Buffo no? Stai imparando  a fare previsioni proprio con una bolla di sapone, qualcosa che all'inizio  sembrava la cosa più imprevedibile ed effimera del mondo. 
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