lunedì 2 ottobre 2023
Udienza alle capitolari delle Piccole sorelle di Gesù. "La carità sia umile e non militante". L'invito a una ricerca di Dio nella preghiera e nell'adorazione
L'udienza alle Piccole Sorelle di Gesù

L'udienza alle Piccole Sorelle di Gesù - Vatican Media

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"Ricerca di Dio", "testimonianza del Vangelo" e "amore per la vita nascosta". Sono le tre linee guida che papa Francesco ha voluto sottolineare del carisma della congregazione delle Piccole Sorelle di Gesù. , che hanno alla propria base l'esperienza carismatica di san Charles de Foucauld, ripresa da Magdeleine Hutin e Anne Cadoret.

A essere ricevute questa mattina, 2 ottobre, sono state le madri che stanno partecipando al XII Capitolo generale che ha eletto proprio pochi giorni fa come nuova responsabile generale, suor Eugeniya Kubwimana, assieme al nuovo Consiglio generalizio.

Dunque, tre piste di lavoro, quelle su cui il Pontefice ha voluto riflettere. E se al primo posto viene messa la "ricerca di Dio", con l'ascolto della sua Parola e l'adorazione eucaristica - a cui De Foucauld dedicava tanto tempo -, molto interessante sono gli altri due aspetti che riguardano lo stile e l'atteggiamento da seguire.

Vivere la "testimonianza del Vangelo" come un dono da fare agli altri "con le parole, con le opere di carità e con una presenza fraterna, orante e adorante delle vostre piccole comunità internazionali". "La vostra prossimità delicata - ha proseguito il Papa nel suo discorso - sia una sfidamite all'indifferenza, oggi siamo in una cultura dell'indifferenza, una testimonianza di fraternità, un dolce grido che ricorda al mondo" che tutti sono figli di Dio. Ecco dunque il cuore della testimonianza: essere caritatevoli, miti, umili con tutti gli uomini: è questo che noi abbiamo imparato da Gesù. Non essere militanti con nessuno".

E ancora più complesso è il terzo punto, quello dell'amore per la vita nascosta. "Voi non siete suore per fare pubblicità. Quanto più nascoste, tanto più divine. Continuate a coltivare questa via, è una profezia potente per il nostro tempo, inquinato dall'apparire e delle apparenze. Sembra che per questa cura dell'apparire e delle apparenze noi viviamo una culutra del trucco: tutti si truccano, e questo non è del Signore"

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