venerdì 26 luglio 2024
Per la cerimonia d’apertura stasera l’Olimpiade numero 23 dell’era moderna sale su 85 battelli per trasportare 8.000 dei suoi 10.500 atleti dal Pont d’Austerlitz fino al Trocadero
Tribune e pattuglie sulla Senna in preparazione alla cerimonia inaugurale dei Giochi

Tribune e pattuglie sulla Senna in preparazione alla cerimonia inaugurale dei Giochi - Ansa/André Pain

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Cerchi sull’acqua. Mai visti prima. L’Olimpiade inizia navigando: i Giochi sono sempre un viaggio, una scoperta che scorre, un ritorno. Ma questa volta Parigi ha scelto di stendere un tappeto di barche verso l’infinito. La Senna come sentiero, la Tour Eiffel come stella polare, la paura come sottofondo. Droni, elicotteri, bolle giganti e aerostati, funamboli in equilibrio tra una riva e l’altra, e migliaia di ballerini e acrobati tra fuochi d’artificio, grandi dipinti, schermi giganti e musica dal vivo. Questo e altro ci attende questa sera, dalle 19.30 in poi: quasi 4 ore di spettacolo a cielo aperto per una Cerimonia che si annuncia di straordinario impatto e di difficile coordinazione.

L’Olimpiade numero 23 dell’era moderna sale su 85 battelli per trasportare 8.000 dei suoi 10.500 atleti al traguardo dell’inizio: dal Pont d’Austerlitz a quello d’Iéna, fino al Trocadero, dove le delegazioni sbarcheranno sparpagliandosi per la festa finale dopo 6 chilometri di navigazione davanti a 326mila spettatori, di cui 122mila paganti, e ai monumenti più iconici di Parigi. In tutto la flotta di questa parata, che si annuncia iconica, comprende 181 battelli di varie dimensioni, 35 quelli delle forze dell’ordine. Il regista 42enne Thomas Jolly ha ideato uno show come una pièce narrativa in dodici scene, «per esaltare i valori universali della Francia e dello sport, della diversità e della condivisione», ha promesso, qualunque cosa voglia dire. In più ha aggiunto che sbeffeggerà in maniera ironica anche qualche antico cliché parigino. Operazione pericolosa vista la permalosità dei padroni di casa.

La squadra italiana sfilerà per 91ª, e sarà imbarcata insieme a quella israeliana. Una scelta imposta dall’ordine alfabetico che solleva qualche timore in più, visto il contesto mediorientale e dopo che un deputato francese della sinistra radicale ha dichiarato in aula che gli atleti israeliani non saranno benvenuti. In ogni caso, nel battello degli azzurri ci saranno agenti del Mossad, e le autorità francesi hanno attivato un piano di sicurezza senza precedenti con 45mila tra poliziotti e gendarmi, 10mila soldati, 2mila vigili comunali, 2mila agenti di sicurezza privati, oltre che tiratori scelti sui tetti, i reparti speciali e unità anti-drone. A questo imponente schieramento di sicurezza si aggiungeranno 2500 agenti stranieri di rinforzo, tra cui carabinieri e poliziotti italiani, con unità cinofile. E nostri agenti dei servizi saranno presenti anche nella sala operativa antiterrorismo, attivata appositamente per questi Giochi. Jolly invece mescolerà i 3mila artisti, integrando il protocollo ufficiale, interagendo con i monumenti, la trentina di tedofori che si passeranno la fiaccola prima dell’accensione finale del braciere (affidata forse a Zinedine Zidane o all’icona dell’atletica Marie-Josè Perec) e i discorsi del presidente Emmanuel Macron e del numero uno del Cio, Thomas Bach. Da segnalare che alcuni ballerini minacciano di scioperare a causa delle paghe basse. Ma siamo in Francia, e questa è la normalità.

Un funambolo attraverserà la Senna tra droni, aerostati fissi e bolle giganti che rotolano sulla Senna per accompagnare l’avanzata dei battelli a 9 chilometri all’ora. Orchestre e cori intoneranno pezzi di musica classica, pop e elettronica in presenza di Dua Lipa, della franco-maliana Aya Nakamura e di Lady Gaga, con Celine Dion sorpresa finale. L’artista canadese, assente dalle scene da anni per motivi di salute, canterà un gioiello del suo repertorio, L’hymne à l’amour di Edith Piaf.

Prepariamoci a migliaia di selfie e stranezze assortite: dall’ostacolista francese Sasha Zhoya, 22 anni, che ha chiesto di sfilare indossando la gonna perché, dice, «la moda ormai è unisex». Giorgio Armani vestirà gli italiani di blu scuro, la Mongolia sfilerà in abiti tradizionali ricamati. Su 80 schermi giganti scorreranno immagini girate in diretta da elicotteri. Non potendo fare la prova generale, Jolly ha preparato lo spettacolo con un simulatore, ripetendo poi alcuni passaggi in fiumi di provincia, hangar, basi nautiche militari, oppure al Louvre, al teatro Chatelet o a Disneyland. La parata sarà aperta dal battello greco, in coda sfilerà quello francese. La cerimonia si chiuderà al Trocadero, davanti a un centinaio di capi di stato in presenza (con Mattarella ma senza Zelensky che ha annunciato la sua assenza), e 1,5 miliardi di spettatori previsti in mondovisione. Senza la copia della Tour Eiffel alla rovescia immersa nella Senna, come sperava di poter fare il regista dello spettacolo, ma sotto il cielo nuvoloso e cupo di Parigi, interdetto ai voli per un raggio di 150 chilometri.

Tamberi e la Errani porteranno la bandiera italiana, Islam Md Sagor, 18 anni, tiratore con l’arco, quella del Bangladesh. Sua mamma, ha raccontato, vedova con 5 figli, vendeva tè per strada lavorando 19 ore al giorno per sfamarli: «Se vincerò una medaglia, spero di poterla rendere orgogliosa di me come madre». Piccole, grandi storie all’ombra di una sfilata che vuole farsi guardare. Ma sarà bello cercarlo Islam, in mezzo alla folla di tanti. Perché lui, alla fine, è il vero spettacolo. E avrà più senso di tutto e di tutti.

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