giovedì 19 aprile 2012
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Non bastassero le difficoltà a calcolare la nuova Imu, alla Camera tornano a rischio le agevolazioni prima casa per gli anziani e i disabili ricoverati. Sarebbero i Comuni a dover decidere se l’abitazione delle persone non autosufficienti vada considerata prima o seconda casa e a dover garantire comunque il gettito previsto. Cosa potrebbe accadere è intuibile. O i Comuni applicheranno aliquote maggiorate, costringendo così gli anziani, i loro figli, a dover sostenere il costo di un "lusso", che lusso non è. O gli stessi Comuni dovranno trovare in altro modo i fondi da trasferire allo Stato, riducendo i servizi ai cittadini. La nuova Imu è già discussa per molti aspetti. Ma ci sono delle soglie di equità e di rispetto per le condizioni di fragilità delle persone, che non possono saltare (né essere affidate alla dimensione locale, in una sorta di "sussidiarietà della penalizzazione" delle famiglie). Fanno parte di quel minimo comun denominatore sul quale si regge una società coesa e solidale. E chi siede in Parlamento non dovrebbe dimenticarlo mai.
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