Una tomba, completamente nascosta sotto sabbia e detriti e probabilmente utilizzata dal periodo tardo-faraonico al periodo romano è stata scoperta da una missione di scavo italo-egiziana ad Assuan, in Egitto. Gli scavi, diretti da Patrizia Piacentini (nella foto), docente di Culture del Vicino Oriente Antico, del Medio Oriente e dell'Africa dell'Università degli Studi di Milano e da Abdelmanaem Said del Ministero delle Antichità egiziano, hanno mappato circa 300 tombe databili tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C., situate sulla riva occidentale di Assuan, nell'area che circonda il Mausoleo dell'Aga Khan
Nella seconda stanza funeraria, la missione internazionale ha trovato 4 mummie, accompagnate da vasi che contenevano ancora resti di cibo, fondamentale per il 'viaggio' che il defunto si accingeva a compiere. Due mummie sovrapposte, probabilmente di una madre e di suo figlio, erano ancora coperte da 'cartonnage' dipinto, una sorta di maschera funeraria fatta con papiro, mentre un sarcofago era stato scavato direttamente nel pavimento roccioso. Qui un cartonnage in forma di collana larga
La necropoli presentava una stanza funeraria principale e una laterale: nella prima sono state trovate 30 mummie ben conservate, tra le quali alcune di bambini piccoli che erano state depositate in una lunga nicchia laterale, e appoggiata a una parete, una barella intatta in legno di palma e strisce di lino, usata dalle persone che avevano depositato le mummie nella tomba. Qui, una veduta della stanza laterale della tomba AGH 26, con il sarcofago scavato nella roccia
Una copertura per i piedi in cartonnage con decorazione dorata
Statuetta dell'uccello-Ba, che rappresenta lo spirito del defunto, scoperta nella tomba AGH 26 (particolare)
Due mummie sovrapposte, probabilmente di una madre e del figlio
La statuetta dell'uccello- Ba, che rappresenta lo spirito del defunto, scoperta nella tomba AGH 26
Una lucerna in terracotta scoperta nella tomba AGH 26
La 'nuova' tomba, seppur depredata dai ladri nell'antichità, ha conservato circa 35 mummie e molti oggetti funerari che hanno permesso di considerarla una necropoli: grazie a un testo completo in geroglifico si è potuto trovare il nome del proprietario, chiamato Tjt, assieme all'invocazione agli dei della prima cataratta del Nilo, Khnum, Satet e Anuket, e ad Hapy, il dio del Nilo.
Scoperta in Egitto un'antica tomba che conserva ancora 35 mummie, sarcofagi, anfore, vasi e materiali per maschere funerarie: considerata una vera e propria necropoli, in uso dal periodo tardo-faraonico al periodo romano (VI secolo a.C.-IV secolo d.C.), è riemersa dalla sabbia di Assuan, insieme al geroglifico che riporta il nome del suo proprietario 'Tjt', grazie agli scavi condotti dalla missione italo-egiziana coordinata dall'Università degli Studi di Milano e dal Ministero delle Antichità egiziano.