L'Edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Secondo la tradizione il corpo di Gesù, dopo la crocifissione a opera dei romani, fu avvolto in un sudario e posto in un sepolcro scavato nella roccia. La tomba si trova nell'Edicola - Ansa
I frati francescani in processione intorno all'Edicola del Santo Sepolcro. Grazie all'efficace campagna di vaccinazione, la situazione in Israele è tornata quasi alla normalità e le celebrazioni della Pasqua si stanno svolgendo regolarmente, anche se con qualche attenzione in più, come previsto dalle restrizioni sanitarie (mascherine e distanziamento). Fratel Alberto Pari, dell'Ufficio comunicazione della Custodia di Terra Santa: «Un po' di preoccupazione c'è, ma con i vaccini tutti si sentono più protetti. Le nostre feste arrivano subito dopo la Pasqua ebraica, le norme erano già state emanate per le loro celebrazioni è stato deciso che si potesse accogliere sia all'aperto che al chiuso un numero praticamente senza restrizioni di fedeli, purché vaccinati» - Ansa
La processione dei religiosi cristiani al Santo Sepolcro. In base alle regole dello "Status quo", tutte le liturgie (compresa la Veglia pasquale) vengono celebrate alla mattina - Ansa
La processione dei religiosi cristiani al Santo Sepolcro. Durante la celebrazione, sono stati benedetti gli oli sacri e si è tenuta la Lavanda dei piedi a sei seminaristi e sei frati francescani - Ansa
La cerimonia della Lavanda dei piedi con il patriarca Pierbattista Pizzaballa. - Ansa
La processione lungo la Via Dolorosa, a Gerusalemme. Il Custode di Terra Santa padre Francesco Patton. «La Pasqua di quest'anno è diversa da quella passata, quando la situazione imposta dal Covid era più grave. Oggi, almeno qui, c'è un po' più di speranza. E spero che da Gerusalemme si levi un messaggio di speranza per il resto del mondo» - Ansa
Fedeli cristiani al Santo Sepolcro. Fra Alberto Pari, della Custodia: «In quest'ultimo anno, anche la Terra Santa è stata messa a dura prova dalla pandemia. E' stato un anno diverso, senza pellegrini, abbiamo dovuto ripensare la nostra presenza qui come francescani, ripensare il nome di custodi. Mai come quest'anno abbiamo capito che cosa vuol dire preservare questa terra anche liturgicamente, vivendo celebrazioni più semplici, ma più profonde» - Ansa
Con la Missa in Coena Domini al Santo Sepolcro, celebrata dal patriarca Pierbattista Pizzaballa, sono iniziate a Gerusalemme le liturgie del Triduo pasquale