Il presidente americano Donald Trump (Ansa)
«Siamo abbastanza vicini a trovare un accordo sui Dreamer». «Ma il muro si farà». Sono le parole del presidente americano Donald Trump, in partenza per la Florida per visitare le zone colpite dall'uragano Irma. Poche ore prima lo stesso Trump aveva smentito con un messaggio su Twitter che la notte scorsa fosse stato raggiunto un accordo con i Democratici per risolvere il nodo dei Dreamer, i giovani immigrati illegalmente da bambini negli Stati Uniti. Prima di ogni intesa, ha scritto Trump, serve un accordo su una «massiccia» sicurezza alla frontiera.
Parlando con i giornalisti mentre stava salendo sull'elicottero che lo portava alla Andrews Base per partire per la Florida, Trump ha confermato che «stiamo lavorando a un piano» per sostituire il Deferred Action for Childhood Arrivals, il famoso Daca varato da Barack Obama che l'amministrazione Trump non ha prolungato. E ha poi insistito sul fatto che questo accordo dovrà comprendere «massicce misure di sicurezza sul confine». «Il muro verrà in seguito», ha poi aggiunto riferendosi alla barriera con il Messico.
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L'annuncio dato dai Democratici
Erano stati i leader dei democratici alla Camera Nancy Pelosi e al Senato Chuck Schumer ad annunciare ieri sera (la notte in Italia) un'intesa raggiunta con il presidente Trump, aggirando ancora una volta i repubblicani, per risolvere il nodo dei Dreamer, tutelandoli dalla deportazione. L'intesa sarebbe arrivata durante una cena alla Casa Bianca. In cambio delle tutele per i Dreamer, Trump avrebbe ottenuto l'impegno a lavorare su un pacchetto di misure per rafforzare la sicurezza ai confini che esclude però il Muro con il Messico. «Ci siamo accordati per conservare con una legge le tutele del Daca e per lavorare a un pacchetto per la sicurezza dei confini, escluso il muro che sia accettabile per tutte e due le parti» si legge nella nota diffusa da Pelosi e Schumer.
La cautela della Casa Bianca
Più pacati i toni della Casa Bianca che, fin da ieri sera, riferiva di una cena «costruttiva», durante la quale si era parlato del Daca, il Deferred Action for Childohood Arrivals che difende i Dreamer, della sicurezza dei confini e della riforma delle tasse. Una cena che conferma «l'impegno forte del presidente a soluzioni bipartisan sui problemi che interessano di più agli americani» riferisce la Casa Bianca. A cena «si è parlato di Daca e di sicurezza dei confini, ma sull'esclusione del muro certamente non c'è stato accordo» aveva subito scritto su Twitter la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders.
Lo «schiaffo» ai repubblicani
In ogni caso la cena con i leader Democratici e il profilarsi di un'intesa costituiscono per i Repubblicani un nuovo schiaffo da parte del presidente dopo l'accordo con i Democratici sul tetto del debito in cambio degli aiuti per l'uragano Harvey. L'intesa sui Dreamer avrebbe bisogno in ogni caso dell'appoggio dei Repubblicani, molti dei quali già irritati con Trump per l'accordo sul debito.