Dietrofront: niente messe domenica prossima in Sri Lanka. La decisione, che ribalta l'annuncio di martedì scorso, è dovuta ai timori di nuovi attentati. Il portavoce del cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha fatto sapere che la Chiesa ha ricevuto «specifiche informazioni per due possibili attacchi contro le chiese» e per questo motivo si è deciso di annullare la messa prevista il 5 maggio. «Su consiglio delle forze di sicurezza abbiamo deciso di non tenere messe domenicali in nessuna chiesa», ha confermato il portavoce.
Martedì scorso la Chiesa cattolica dello Sri Lanka aveva dichiarato che le celebrazioni della messa in forma pubblica sarebbero riprese domenica, a distanza di due settimane dagli attentati di Pasqua in cui sono rimaste uccise 257 persone (questo il bilancio aggiornato) in tre chiese e tre hotel di lusso. «Il 5 maggio inizieremo le messe», aveva dichiarato il cardinale Malcolm Ranjith ala France Presse. «Ma cominceremo con un numero minore di funzioni e vedremo se potremo aumentarlo progressivamente a seconda di come si sviluppa la situazione». Evidentemente non ci sono i presupposti di sicurezza neppure per un'apertura ridotta delle chiese.
Intanto, è tornata la paura a Christchurch in Nuova Zelanda. La polizia della Nuova Zelanda ha trovato, martedì scorso, una presunta bomba e munizioni in un terreno abbandonato a Christchurch, teatro degli attacchi di un suprematista bianco nelle mosche del mese scorso in cui sono stati uccisi 50 fedeli musulmani. Un uomo di 33 anni è stato arrestato ed è stato interrogato dalla polizia. Gli agenti hanno transennato le strade nella zona di Phillipstown, appena fuori dal quartiere centrale economico, e ha evacuato le case. Poco dopo le 18 locali (le 8 in Italia) una squadra di artificieri militari messo in sicurezza il pacchetto sospetto.