venerdì 20 ottobre 2017
Accordo tra governo e socialisti: i catalani al voto a gennaio. Il premier Rajoy ieri, non avendo ricevuto risposta chiara da Puigdemont, ha annunciato l'attivazione dell'articolo 155
Il premier spagnolo Mariano Rajoy (Ansa)

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Il governo spagnolo e il partito socialista (Psoe) hanno concordato la convocazione di elezioni a gennaio in Catalogna, nell'ambito delle misure con cui Madrid acquisirà in via temporanea le competenze della Generalitat tramite l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione. Lo ha dichiarato Carmen Calvo, segretaria all'Uguaglianza dei socialisti, secondo quanto riferito da Tve.

Calvo è alla guida della delegazione del Psoe che sta negoziando con il governo del premier Mariano Rajoy il pacchetto di misure. Una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri si terrà sabato 21, in relazione al processo di applicazione dell'articolo 155, dopo che il governatore catalano Carles Puigdemont non ha fatto passi indietro sulle iniziative per l'indipendenza della regione.


Cosa aveva risposto Puigdemont

Il Parlamento catalano potrà votare la dichiarazione d'indipendenza della Catalogna dalla Spagna se il governo di Madrid continuerà a negare il dialogo e ad attuare la repressione, procedendo con l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione spagnola, che comporta la sospensione dell'autonomia regionale. Così il presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont nella sua lettera di risposta ai chiarimenti che erano stati richiesti da Madrid sull'indipendenza della Catalogna.

La sospensione della dichiarazione unilaterale d'indipendenza, in vigore del 10 ottobre, «resta vigente», si legge nella lettera indirizzata ieri al premier Mariano Rajoy. «Nonostante tutti gli sforzi e la nostra volontà di dialogo, che l'unica risposta sia la sospensione dell'autonomia, indica che non si è coscienti del problema e che non si desidera dialogare« scrive Puigdemont. «In conclusione, se il governo dello Stato continua a negare il dialogo e a proseguire la repressione, il Parlamento della Catalogna potrà procedere, se lo ritiene opportuno, votando la dichiarazione formale d'indipendenza che non ha votato il 10 ottobre» si legge nella missiva.

Lo scenario della crisi

LaVanguardia presentava ieri tre scenari possibili, ricordando la scadenza dell'ultimatum con cui il premier Rajoy aveva chiesto al presidente della Generalitat Puigdemont di chiarire se fosse stata o no dichiarata l'indipendenza della Catalogna. Il terzo scenario era relativo proprio all'eventuale applicazione dell'articolo 155.

Secondo il quotidiano, il governo dovrebbe redigere un piano in cui vengono dettagliate le misure che adotterà e consegnarlo al presidente del Senato Pío García Escudero, accompagnato dalla richiesta avanzatada Rajoy a Puigdemont la settimana scorsa e dalla risposta del presidente della Generalitat. Il Senato attiverebbe quindi la Commissione generale delle Comunità autonome o se lo ritiene opportuno creerà una nuova commissione apposita che analizzerà la documentazione. García Escudero fisserà una scadenza a Puigdemont perché invii le sue considerazioni e documentazione. Con tutto questo la commissione formulerà una proposta ragionata che verrà sottoposta al voto dell'assemblea del Senato dopo un dibattito tra sostenitori delle due parti. Per l'approvazione sarà richiesta la maggioranza assoluta, di cui il PP dispone nella Camera alta.

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