giovedì 16 marzo 2023
Il leader Ousmane Sonko è in aula con l'accusa di diffamazione: una condanna lo escluderebbe dal voto contro il presidente Macky Sall. Feriti e lancio di lacrimogeni. Processo rinviato al 30 marzo
Il lancio dei lacrimogeni a Dakar

Il lancio dei lacrimogeni a Dakar - Reuters

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Sono in corso numerosi scontri tra le strade della capitale senegalese, Dakar. Da questa mattina la polizia spara gas lacrimogeni contro centinaia di manifestanti che lanciano pietre in vari quartieri della città. Per il momento, a parte qualche ferito, non ci sono vittime, ma la situazione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.

“Ousmane Sonko, principale leader dell’opposizione, è arrivato in tribunale per rispondere alle accuse di diffamazione nei confronti di un ministro – ha confermato la stampa locale –. Questo processo potrebbe impedirgli di candidarsi alle elezioni presidenziali di febbraio 2024”. Il processo è stato rimandato al 30 marzo.

Il partito politico Pastef di Sonko ha fatto appello ai sostenitori affinché protestassero per le strade contro un processo che, secondo molti, è stato giudicato “politico”. Il presidente senegalese, Macky Sall, è infatti accusato da molti anni di usare la Giustizia per ostacolare le candidature di numerosi suoi oppositori come: Karim Wade, figlio dell’ex presidente; Barthelemy Dias, attuale sindaco di Dakar; e Khalifa Sall, ex sindaco di Dakar.

Un momento degli scontri a Dakar, in Senegal

Un momento degli scontri a Dakar, in Senegal - Collaboratori

“Diversi bus e auto sono stati distrutti o incendiati dalla gente che protestava – commentavano i residenti di Dakar attraverso le reti social –. Anche banche, negozi e supermercati hanno subito gli attacchi dei manifestanti”.

Le forze di sicurezza stanno cercando di sedare i disordini che ricordano i tristi eventi di due anni fa quando, sempre per “difendere” Sonko, migliaia di persone sono scese in piazza in varie città del Paese. In quei giorni di violenze sono morte almeno 14 persone, una cifra senza precedenti per un Paese noto come una delle meglio performanti democrazie dell’Africa occidentale.

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, Sall non ha ancora espresso la sua intenzione di candidarsi o meno. “Un’eventuale candidatura del presidente sarebbe incostituzionale – affermano gli esperti –. Il capo di Stato senegalese vorrebbe infatti utilizzare la formula di ‘secondo quinquiennato’ invece di terzo mandato per continuare a governare”.

Un'altra immagine degli scontri a Dakar, in Senegal

Un'altra immagine degli scontri a Dakar, in Senegal - Collaboratori

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