mercoledì 4 dicembre 2013
Liberate 16 ragazze incinte tra i 14 e i 19 anni. Ricevevano meno di 500 euro in cambio del figlio. Arrestato il proprietario dell'abitazione: aveva registrato una ong a favore dell'infanzia.
COMMENTA E CONDIVIDI
La polizia nigeriana ha fatto irruzione in una casa e liberato 16 ragazze incinte a Owerri: una volta nati i bebè, secondo la denuncia, sarebbero stati venduti. Le ragazze, ha riferito la portavoce della polizia dello Stato di Imo, di cui Owerri è la capitale, erano tra i 14 e i 19 anni e tutte in fasi diverse della gravidanza. Il proprietario dell'abitazione, un uomo che è stato arrestato, aveva registrato un'organizzazione non governativa il cui fine era la promozione dei diritti dell'infanzia. A ognuna delle donne, ha riferito la polizia, erano stati offerti 100mila naira (l'equivalente di 466 euro) per vendere i bambini subito dopo la nascita.Una donna, che aveva appena partorito nell'abitazione, non ha saputo spiegare che fine avesse fatto il figlio. "Sospettiamo che il bimbo sia stato venduto per qualche tipo di rituale di magia nera", ha spiegato la portavoce. Non è la prima volta che la polizia nigeriana scova le cosiddette "fabbriche" di bambini, situate soprattutto nella parte sud-orientale del Paese.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: