giovedì 29 ottobre 2020
Tentavano di raggiungere le Canarie. L'incendio potrebbe essere stato causato da un'avaria ai motori. Il presidente: un dramma
Foto di repertorio

Foto di repertorio - Archivio Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

E' stato confermato dall'Oim, l'Organizzazione mondiale delle migrazioni, il drammatico bilancio dell'incendio scoppiato a bordo di un barcone di migranti, avvenuto il 24 ottobre. Le persone morte sono 140; erano a bordo di un natante che dal Senegal si dirigeva verso le isole Canarie, in Spagna. L'imbarcazione è esplosa a circa 80 chilometri dalla città senegalese di Mbour. Altre 59 persone, tra cui sei minori, sono stati soccorsi e trasferiti nella base navale Amirale Faye Gassama di Dakar.

E' il più grave naufragio registrato dall'inizio dell'anno.

Il governo del Senegal e l'Oim hanno organizzato una missione per valutare le condizioni dei sopravvissuti, fornendo loro immediata assistenza.

"Chiediamo l'unità tra i governi, i partner e la comunità internazionale per smantellare le reti di traffico e contrabbando che sfruttano i giovani disperati", ha sottolineato in un comunicato Bakary Doumbia, capo della missione Oim in Senegal. "È anche importante il sostegno al potenziamento dei canali legali per minare il modello di affari dei trafficanti e prevenire la perdita di vite umane", ha aggiunto.

Secondo quanto riferito dai membri della comunità locale, l'imbarcazione avrebbe lasciato lo scorso 24 ottobre la città costiera senegalese di Mbour diretta verso le Isole Canarie, prendendo fuoco poche ore dopo la partenza e capovolgendosi vicino a Saint-Louis, a nord-ovest del Senegal.

Dall'inizio di settembre, Oim Senegal monitora le partenze dalla costa con l'assistenza dei membri della comunità. Solo nel mese scorso, 14 imbarcazioni con 663 migranti hanno lasciato il Senegal per le Isole Canarie. Di queste, il 26% ha subito un incidente o un naufragio.

Secondo il governo spagnolo, dall'inizio di quest'anno sono stati registrati 11.006 arrivi nelle Canarie rispetto ai 2.557 nello stesso periodo dell'anno scorso. Un dato comunque molto inferiore rispetto al picco del 2006, quando si registrarono oltre 32.000 arrivi.

Con questo naufragio, secondo il Missing migrants project dell'Oim, almeno 414 persone sono morte lungo questa rotta finora nel 2020, rispetto alle 210 vittime dell'intero 2019.

Secondo il quotidiano senegalese L'Observateur, a bordo della imbarcazione incendiata vi erano almeno 200 migranti. L'incendio sarebbe stato causato da un'avaria al motore, e ha causato "panico" e "ressa" a bordo. Ci sarebbe stata una fuga e l'esplosione dei fusti e le taniche di benzina sulla barca che, a pezzi, si è capovolta.

Secondo il quotidiano inoltre, le imbarcazioni erano due e venivano entrambe dalle coste di Mbour. I migranti sarebbero stati 300 in tutto e sarebbero stati intercettati venerdì in alto mare. Ci sono molti dispersi e si teme siano annegati. Il presidente senegalese, Macky Sall, su Twitter ha parlato di "un dramma che ha causato la perdita di più di 10 giovani vite". Il presidente ha poi fatto le condoglianze ai familiari delle vittime, aggiungendo che il governo farà di tutto per aiutarli a superare la perdita.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI