giovedì 19 ottobre 2017
Le case danneggiate sono circa 50mila: molte famiglie vivono ancora nei centri di accoglienza
La Caritas: sono mille le chiese distrutte dal terremoto di settembre
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La Caritas messicana in una nota, inviata al Sir, ha fatto il punto della situazione sugli edifici di culto crollati o danneggiati in occasione del sisma del 19 settembre (che ha provocato oltre trecento vittime) e di quello che si era verificato nel sudovest del paese il 7 settembre. Il comunicato parla di “cupole e tetti caduti, pareti pericolanti, enormi crepe in tantissime chiese. Il bilancio totale è infatti di 996 edifici danneggiati. Le diocesi più colpite sono Antequera Oaxaca con 83 chiese danneggiate, Tehuantepec con 87, Tlaxcala con 133, Cuernavaca con 89, l’arcidiocesi di Puebla addirittura con 232 e Città del Messico con 107. Danni si registrano anche nelle diocesi di Ecatepec, Guerrero, Nezahualcóyotl, San Cristóbal de las Casas, Prelatura di Mixes, Tuxtla Gutiérrez, Texcoco, Toluca, Tehuantepec, Chilpancingo-Chilapa, Tapachula, Tenancingo, Valle de Chalco e Coatzacoalcos”.

La nota sottolinea che il danno “non è solo materiale, ma anche spirituale, dato che le comunità vedono nella loro chiesa un elemento di identità. Spontaneamente molti fedeli hanno iniziato da subito lavori di pulizia e sistemazione, nonostante vescovi e parroci li abbiano scoraggiati, indicando che prima di tutto è necessario un intervento del Governo per valutare i danni subiti da ciascuna chiesa”. Molti edifici, risalenti al sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo sono di grande valore storico ed artistico. Lo sforzo di ricostruzione sarà “titanico”, secondo María Cristina García Cepeda, responsabile della Segreteria per la Cultura del Governo federale. Nei giorni scorsi la Caritas messicana aveva fatto il punto anche sulle abitazioni danneggiate dai due terremoti: sono circa 50mila e l’emergenza maggiore si registra negli Stati meridionali di Oaxaca e Chiapas, colpiti dal primo terremoto.

“A quasi due mesi di distanza dalle prime calamità naturali sono ancora tante le famiglie che vivono nei centri di accoglienza o negli alberghi, avendo sempre vivo il timore, come dicono loro, che il mare invada la terra”, ha sottolineato al Sir padre Rogelio Narváez, segretario esecutivo della pastorale sociale - Caritas della Chiesa messicana. Impressionante la gara di solidarietà tra le diocesi messicane; aiuti sono giunti da tutto il mondo. Nelle varie collette la Caritas messicana ha finora raccolto 14 milioni di pesos. La Caritas sta intervenendo con progetti mirati “sul posto”, soprattutto nelle diocesi più isolate e meno seguite, come quella di Tapachula, ai confini con il Guatemala: “In molte zone sembra che ci sia stata una guerra, è tutto distrutto”, sottolinea il segretario della Caritas.


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