19 GIUGNO 2009
Asia Bibi, 45 anni, viene arrestata nel villaggio di Ittanwali, nella provincia del Punjab, con la falsa accusa di blasfemia. A denunciarla, un gruppo di vicine islamiche con cui aveva litigato.
11 NOVEMBRE 2010
Il tribunale del distretto di Nankana la condanna a morte. I legali difensori della madre cattolica presentano ricorso all’Alta corte del Punjab.
16 OTTOBRE 2014
Dopo tre anni di rinvii del processo, l’Alto tribunale conferma la condanna capitale suscitando lo sdegno internazionale. La difesa non si arrende e presenta il ricorso alla Corte Suprema.
22 LUGLIO 2015
La prima udienza di fronte al massimo tribunale ha un esito positivo: l’istanza della difesa viene accettata e la sentenza capitale sospesa. Il giudizio, però, viene continuamente rinviato, fino ad ora.
9 LUGLIO 2017
Uno dei principali legali di Asia Bibi, l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, è costretto ad abbandonare la professione dopo
una raffica di intimidazioni e il sequestro della famiglia.
12 MARZO 2018
Asia riceve nel carcere di Multan dal marito, Ashiq Masih e dalla figlia Eisham, un rosario donatole da papa Francesco.
31 OTTOBRE 2018
La Corte suprema cancella la condanna a morte. Asia Bibi lascia il carcere e viene tenuta sotto protezione in una località segreta.
29 GENNAIO 2019
La Corte suprema respinge il ricorso di un imam. La sentenza è definitiva: Asia Bibi è finalmente libera di lasciare il Pakistan.