Xi e Putin - .
Dopo l’espansione del business, Pechino ha iniziato la fase due: più influenza politica, anche attraverso la formazione dei funzionari di governo e l’apertura di vere e proprie scuole di partito. In attesa di far decollare il mercato delle armi, Mosca accentua il suo peso militare attraverso il gruppo nato dalla Wagner, l’Africa corp. Sì, perché c’è proprio l’Africa al centro delle attenzioni di Cina e Russia, impegnante in partite diverse ma parallele: l’obiettivo, per entrambe le superpotenze globali, è far entrare il Continente nella propria sfera d’influenza, andando così a incidere sui nuovi equilibri geopolitici globali.
● La Cina ora importa merci ed esporta il suo sistema di potere
Qualcosa d’inedito si sta manifestando nel processo di cooperazione sino-africana. Il governo cinese si dichiara parte integrante del Global South (Sud Globale) e si erge a paladino dei suoi interessi. Ma non si ferma qui: la formazione di funzionari di partito e di governo africani diventa parte del «nuovo modello di relazioni tra partiti». Ne scrive Giulio Albanese
● Gli appoggi della Russia ai regimi golpisti del Sahel non bastano a far decollare anche il mercato delle armi
La Russia schiera al sud il meglio del suo nuovo capitalismo economico, non meno predatorio di quello altrui, combinando l’azione dei colossi di stato e dei gruppi privati. Gli appoggi della Russia ai regimi golpisti del Sahel non bastano però a far decollare anche il mercato delle armi. Ne scrive Francesco Palmas
● Quell’onda della globalizzazione può trasformarsi in uno tsunami
Africa e Cina. Siamo dinanzi a un “saccheggio”, come sostengono in molti, con l’Africa costretta a pagare un conto salato in termine di depredazione delle risorse, di inquinamento e corruzione dilagante? O, al contrario, l’onda cinese ha consentito al gigante demografico di crescere anche economicamente? Ne scrive Luca Miele
● Quando l’Urss forgiava leader a Mosca nel solco del congolese Lumumba
Scopri il mondo in una sola Università! Recitava così il messaggio sulla facciata dell’Università dell’Amicizia fra i Popoli intitolata a Patrice Lumumba, il protagonista e mito congolese dell’indipendenza africana. Fondata nel 1960 a Mosca e in piena guerra fredda è stata un punto di riferimento per generazioni in lotta per la liberazione e l’indipendenza. Ne scrive Raffaella Chiodo Karpinsky