lunedì 16 settembre 2024
Scopri il mondo in una sola Università! Recitava così il messaggio sulla facciata dell’Università dell’Amicizia fra i Popoli intitolata a Patrice Lumumba
Quando l’Urss forgiava leader a Mosca. Nel solco di Lumumba
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Scopri il mondo in una sola Università! Recitava così il messaggio sulla facciata dell’Università dell’Amicizia fra i Popoli intitolata a Patrice Lumumba, il protagonista e mito congolese dell’indipendenza africana. Fondata nel 1960 a Mosca e in piena guerra fredda è stata un punto di riferimento per generazioni di giovani e meno giovani provenienti dai paesi usciti dalla colonizzazione o ancora in lotta per la liberazione e l’indipendenza. Università simili vennero aperte anche in Germania dell’Est come a Praga e Budapest ma questa di Mosca, è stata certamente la principale con l’offerta di borse di studio e al tempo stesso una culla di relazioni fra futuri dirigenti a vari livelli che negli anni a venire hanno guidato le politiche di Paesi dell’Africa, dell’America Centrale, America Latina e dell’Asia.

Ma dalle sue facoltà sono usciti anche altri personaggi noti, incluso il prigioniero politico morto in carcere a febbraio di quest’anno, Alexeij Navalny. Chissà cosa avranno pensato coloro che dal Sudafrica o dalla Guinea Bissau lo hanno incrociato a suo tempo. Di certo questa sede crogiolo d’incontri fra persone di etnie e culture di tutto il pianeta e al netto delle ispirazioni ufficiali di sostegno ai processi di decolonizzazione e liberazione dei popoli, è stata per l’Urss prima e per la Russia poi, un investimento per il futuro e per stabilire e consolidare relazioni con i nascenti stati indipendenti. Non sempre ha funzionato, ma di certo per molti reduci da contesti di conflitto sociale o armato arrivare a Mosca, in un contesto, seppur privo della disponibilità dei beni occidentali, rappresentava l’approdo a un ambiente che li accoglieva con l’offerta di studio, di vitto e alloggio sicuro per poter laurearsi in medicina, ingegneria, architettura e altre materie. Soprattutto questo è valso per chi arrivava da aree sofferte del mondo dove le influenze dei blocchi si verificavano e in parte ancora si verificano.

Un bene prezioso per la vita di ognuno e al tempo stesso una gratitudine abbastanza garantita per la Russia di Putin che oggi raccoglie i frutti di questa storia, che appartiene più ai tempi dell’Unione Sovietica che alla sua odierna Federazione Russa. Nel corso degli anni le cose sono mutate anche in virtù dei cambi al vertice dell’Urss prima e della Russia poi. A prova di ciò il cambio del nome dell’Università. Sciolta l’Urss il nome del leader africano è stato cancellato a segnare un distacco dall’ispirazione originale di questa esperienza. Qualcosa che hanno notato quelli che una volta erano stati studenti e oggi siedono in posizioni di importanti accademiche o in funzioni di governo o semplici professionisti che grazie a quella Università si sono affermati nei propri ambiti. Dopo l’invasione dell’Ucraina l’Università è stata intitolata nuovamente a Lumumba.

Difficile non pensare che si tratti di gesti strategici che puntano a raccogliere i favori soprattutto tra chi ha attraversato quell’esperienza. L’Università nella periferia di Mosca si staglia non lontano dall’Istituto Pushkin dove studenti da tutto il mondo, anche dall’Occidente, giungevano per studiare la lingua russa. Incontri di mondi che si ritrovavano nel parco che separa questi due centri d’istruzione. Qualcosa che si è verificato fino a non molto tempo fa, quando a seguito della guerra di aggressione all’Ucraina molte università occidentali hanno interrotto le relazioni con la Lumumba sia per le sanzioni che per il suo sostegno all’invasione.

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