lunedì 7 aprile 2014
​Nel 2012 la metà dei nuclei ha potuto contare su un reddito inferiore agli 800 euro mensili. I dati indicano nel tempo un progressivo perggioramento delle condizioni di vita.
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Anche in Grecia a pagare di più per la crisi economica sono le famiglie. Nel 2012 circa la metà delle famiglie greche hanno dovuto sopravvivere con meno di 800 euro al mese. É quanto risulta dagli ultimi dati degli uffici delle imposte pubblicati dal quotidiano ateniese Kathimerini in base ai quali l'anno scorso 2.751.856 contribuenti, con coniugi e figli a carico, hanno dichiarato un reddito annuo inferiore ai 9.500 euro. Di questi nuclei famigliari, circa uno su tre è proprietario di immobili con un valore inferiore a 100mila euro, mentre 600mila famiglie sono proprietarie di un immobile con un valore compreso fra 100mila e 150mila euro, ma hanno un reddito inferiore a 9.500 euro annui. Pur ammettendo una certa percentuale di evasione fiscale appare comunque evidente una difficoltà complessiva dei nuclei familiari. Rispetto all'anno prima, infatti, le famiglie con un reddito annuo inferiore ai 9.000 euro sono aumentate in 12 mesi di 207.743 unità. Nel 2012, 2.339.670 famiglie hanno dichiarato un reddito annuo al di sotto della soglia di 9.000 euro, mentre nel 2013 il loro numero è salito a 2.547.413 unità. Queste cifre sono ora all'esame dell'apposita Commissione parlamentare che deve decidere in merito alla distribuzione del pacchetto di aiuti sociali per 450 milioni di euro destinati dal governo alle famiglie più colpite dalla crisi. I criteri per la ripartizione saranno decisi insieme con l'Ente greco per l'occupazione della manodopera (Oaed).
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