Muammar Gheddafi continua a suscitare controversie anche da morto: non solo non c'è ancora alcuna certezza sulle circostanze in cui l'ex leader libico è stato eliminato, ma tra i suoi stessi nemici emergono divergenze persino su dove e quando seppellirlo, che in realtà potrebbero celare ben altri motivi di disaccordo legati al futuro del Paese. Intanto il Cnt di Zlitan smentisce la cattura di Saif al-Islam Gheddafi, secondogenito e delfino designato del defunto Colonnello, Seif al-Islam. Dapprima dato per ucciso anch'egli a Sirte, al pari del padre e del fratello minore Mutassim-Billah, poiin fuga attraverso il deserto, diretto verso la frontiera con il Niger, e infine arrestato la notte scorsa alla periferia sud di Zlitan.Dal canto suo la Nato deve decidere che cosa ne sarà della missione in Libia: la questione è al centro di una riunione straordinaria, in programma oggi a Bruxelles, tra gli ambasciatori dei 28 Stati membri. Il comandante in capo delle forze alleate per l'Europa, l'ammiraglio americano James Stavridis, ha anticipato che proporrà di porre fine all'intervento militare. Negli ambienti diplomatici non si esclude tuttavia che alla fine si opti invece per un prolungamento delle operazioni, sebbene parziale.La salma di Gheddafi si trova attualmente a Misurata, dove era stata portata dopo l'uccisione a Sirte, sua città di origine: non è stata composta in un obitorio, bensì depositata in una grossa cella frigorifera del locale bazar. Presentava un foro di proiettile alla tempia sinistra, oltre a una vasta abrasione e a diversi graffi sul viso; il corpo era sporco di sangue, ma meno di quanto non fosse apparso nel video girato con un cellulare dopo la sua cattura. Stando all'anatomopatologo che ha eseguito l'autopsia, Ibrahim Tika, causa primaria del decesso sarebbe stato comunque un colpo di arma da fuoco all'addome, che gli ha perforato l'intestino. «Gheddafi si vedrà riconoscere i propri diritti come qualsiasi altro musulmano», ha assicurato uno dei comandanti delle milizie ribelli di Misurata, Abdul-Salam Eleiwa. Eleiwa non è stato però in grado di precisare in quale luogo avverrà l'inumazione. Ed è proprio su questo punto che si prospettano divisioni. Negli ambienti del Consiglio Nazionale Transitorio si dice alternativamente che "non è ancora stata presa alcuna decisione", oppure che sarà sepolto oggi stesso in un luogo destinato a restare segreto. I combattenti di Misurata pretendono però di avere voce in capitolo, e contestano l'esclusiva attribuzione della scelta al Cnt.