Per il secondo anno consecutivo il Venerdi santo sarà un giorno non lavorativo a Cuba: il governo castrista ha confermato la festività "eccezionale" decisa nel marzo 2012, accogliendo la richiesta avanzata da Benedetto XVI durante la visita nell'isola. "Si è deciso che il 29 marzo sarà non lavorativo", ha annunciato il Granma, foglio ufficiale del Partito comunista cubano, senza fare riferimento esplicito al Venerdì santo.L'anno scorso il Venerdì Santo era caduto il 6 aprile e il provvedimento del governo di Raul Castro arrivò tre giorni dopo la visita dell'attuale Pontefice emerito. Era la prima volta dal 1959, quando Fidel Castro decise di eliminare la festività dal calendario; lo stesso Fidel che 39 anni dopo avrebbe dichiarato festivo il 25 dicembre, rispondendo a una richiesta formulata da Giovanni Paolo II nel corso della prima vista nella Cuba comunista fatta da un pontefice.
Decisione presa per il secondo anno consecutivo dal Partito comunista cubano. L'anno scorso il provvedimento fu preso in omaggio al Papa.
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