Le curiose proteste degli attivisti all'esterno del summit - Reuters
In apparenza è un gonfiabile qualunque: di quelli che si vedono al luna park e che piacciono ai bambini che si divertono a saltarci dentro. Ma non lo è. Quello esposto a Glasgow, fuori dai padiglioni che accolgono la Conferenza Onu sul clima (Cop26), è "speciale" perché aiuta ad assorbire le emissioni di metalli e Co2 presenti nell'atmosfera. Come se fosse una grande spugna.
Il sistema che attiva l'attrazione delle particelle inquinanti scatta a ogni saltello: la pressione esercitata dalla spinta che, giocando, i piccoli effettuano sulla superficie mette in circolo una sostanza a base di batteri e microalghe che, grazie anche all'effetto della luce solare, attraggono l'anidride carbonica nell'aria circostante e rilasciano ossigeno fresco e pulito. Più capriole si fanno, più intenso è l'effetto. La tecnologia del gonfiabile ecologico è stata messa a punto dagli architetti italiani, Claudia Pasquero e Marco Poletto, dello studio londinese ecoLogicStudio.
Il progetto, già testato in un parco giochi della Polonia, si aggiunge alla lista delle ingegnose soluzioni urbanistiche che possono rendere le aree metropolitane più "verdi" e pulite. Per la salute di tutti e, in questo caso, per la gioia dei più piccoli.