"Secondo le prime informazioni in nostro possesso ci sono quattro o cinque stranieri, tra i quali
due italiani
e due israeliani, che si trovavano nella zona di Mocoa colpita dalla valanga di fango, che non hanno ancora dato loro notizie alle rispettive famiglie". A parlare è
Cesar Uruena
, responsabile delle operazioni di soccorso della Croce Rossa colombiana.
La Farnesina è in contatto con le autorità colombiane per verificare l'eventuale presenza di italiani a Mocoa. Fonti locali riferiscono la presenza di stranieri, tra i quali anche italiani, tra gli ospiti di un ostello sulla strada colpita dalla micidiale massa di fango e detriti.
Sessantadue minori hanno perso la vita nella gigantesca valanga di fango e detriti che nella notte tra sabato e domenica ha travolto la cittadina colombiana di Mocoa: a renderlo noto sono fonti di Bogota'. "Dei 62 minori deceduti 34 sono stati identificati", sottolineano i media locali riprendendo dati resi noti dall'Istituto colombiano per il benessere familiare.
Sessantadue minori hanno perso la vita nella gigantesca valanga di fango e detriti che nella notte tra sabato e domenica ha travolto la cittadina colombiana di Mocoa: a renderlo noto sono fonti di Bogota'. "Dei 62 minori deceduti 34 sono stati identificati", sottolineano i media locali riprendendo dati resi noti dall'Istituto colombiano per il benessere familiare.
Sono almeno 254 i morti nella frana che ha travolto ieri la cittadina di Mocoa, in Colombia. Lo riferiscono le forze di sicurezza colombiane, citate dalla Bbc. Un bilancio che continuerà ad aggravarsi: l'esercito ha reso noto che i dispersi sono circa 200 mentre i feriti sono oltre 400. Più di 1.100 soldati e poliziotti sono impegnati nelle operazioni di soccorso.
Il quotidiano locale Caracol Radio scrive che "la situazione nella città di Mocoa, colpita da una valanga di fango dopo lo straripamento di tre fiumi", a causa delle intense piogge, è "devastante". "E' una tragedia. chiediamo l'Sos", ha detto il sindaco, Jose Antonio Sanchez, precisando che i quartieri colpiti sono 17. I fiumi straripati, tra cui il Mocoa ed il SanBoyaco hanno invaso e distrutto le case, spazzato via i veicoli e due ponti.
"La mia casa è distrutta, il fango è quasi al tetto", ha aggiunto il primo cittadino di Mocoa.
"La mia casa è distrutta, il fango è quasi al tetto", ha aggiunto il primo cittadino di Mocoa.
Il governatore della regione colpita dal maltempo, Sorrel Aroca, ha detto che interi quartieri sono sepolti, dal fango. Il sindaco di Mocoa, capoluogo del dipartimento di Putumayo, ha aggiunto che la sua città è "totalmente isolata", senza elettricità e acqua. Marzo è stato il mese più piovoso dal 2011, stando all'agenzia meteorologica locale. Putumayo è al confine tra l'Ecuador ed il Perù. E proprio in quest'ultimo Paese dall'inizio dell'anno almeno 90 persone hanno perso la vita per le forti piogge, che anche in questo caso hanno causato valanghe ed inondazioni.
Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato lo stato di calamità nella regione di Putumayo colpita dal maltempo. Lo scrive il sito del quotidiano Caracol Radio. Santos ha precisato che in questo modo sarà possibile allocare le risorse e attivare i meccanismi necessari per le cure d'emergenza per le vittime del disastro.
A tutto il Paese, da Carpi, la vicinanza del Papa.