Anders Behring Breivik, l'autore del duplice attentato ad Oslo e sull'isola di Utoya, potrebbe essere incriminato per crimini contro l'umanità, per una condanna prevista da questo crimine pari a 30 anni di prigione. Lo ha riferito il procuratore Hatlo al quotidiano Aftenposten, precisando che, al momento, si tratta solo di "una possibilità". Finora, contro Breivik si è fatto riferimento ai primi due commi dell'articolo 147 del codice penale su "atti di terrorismo", che prevedono una pena di 21 anni.Intanto ieri centocinquantamila persone si sono radunate a Oslo per commemorare le vittime delle due stragi che venerdì hanno scosso la Norvegia. Breivik, 32 anni, non è stato ancora formalmente incriminato, sebbene abbia confessato di essere l'autore delle stragi costate la vita a 76 persone, 8 per l'autobomba Oslo, 68 sull'isola di Utoya. Ha dichiarato di essere innocente ma ha aggiunto che l'attacco è stato "necessario" per difendere la Norvegia e l'Europa dal "marxismo culturale". Nella strage si pensa possano essere coinvolte altre persone, presunti complici del killer fondamentalista.