sabato 22 aprile 2017
Il 28enne russo Sergeij W. dall'hotel aveva innescato le bombe che hanno colpito il bus. Movente? Aveva scommesso sull'attentato che gli avrebbe potuto far guadagnare fino a 4 milioni di euro
Il bus del Borussia colpito l’11 aprile (Ansa)

Il bus del Borussia colpito l’11 aprile (Ansa)

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Aveva scommesso sull’attentato che gli avrebbe potuto far guadagnare fino a 4 milioni di euro. È questo il folle movente che ha spinto il 28enne russo Sergeij W. ad organizzare l’attentato al bus del Borussia Dortmund lo scorso 11 aprile, che aveva provocato il ferimento di un giocatore del Dortmund e di un poliziotto. L’uomo con la doppia cittadinanza tedesca e russa è stato arrestato ieri nell’area di Tubinga, una città nel sudovest del Paese, nel Land del Baden-Württemberg. Insieme all’arresto, avvenuto alle sei di mattina mentre il russo-tedesco si stava recando al lavoro, la polizia ha fatto sapere di aver fatto perquisizioni in 4 appartamenti.

Sergeij W. avrebbe acquistato da un hotel un pacchetto di 15mila derivati (scommettendo cioè al ribasso sul titolo del club), per il valore di 78mila euro. Se le azioni del Borussia fossero crollate, avrebbe avuto un profitto milionario, ha scritto la Bild online: fino a 3,9 milioni di euro. Il piano delirante si fondava sull’idea che con il ferimento grave o la morte dei calciatori, i titoli della squadra sarebbero presumibilmente crollati: cosa che però, vista l’entità ridotta dell’attacco, non era avvenuta.

Sembra che Sergeij W. abbia commesso alcuni errori clamorosi, che hanno consentito agli inquirenti di mettersi sulle sue tracce e su quelle di altri due complici che avrebbero affittato l’auche to per trasportare gli esplosivi. Sergeij aveva preso una stanza in un albergo vicino al luogo dell’attentato. Al momento del check-in aveva protestato perché la sua stanza non dava sulla strada. Si era accontentato quindi di una camera nel sottotetto, ma con vista su quello che aveva pianificato come luogo dell’attentato. Ed è da quella finestra, probabilmente, ha innescato le tre bombe che hanno dilaniato la fiancata del bus e ferito alla mano il calciatore Marc Bartra ed un poliziotto.

Ma l’errore più grave che lo ha inchiodato è aver condotto un’operazione finanziaria usando il wifi dell’albergo, diffondendo pertanto un’identità digitale (il cosiddetto IP), rintracciata dagli inquirenti già poche ore dopo dall'attentato. Il russo aveva scommesso sul ribasso del titolo del Borussia, ben 78mila euro con un possibile introito di 3,9 milioni di euro. Comdirect, la banca attraverso la quale il “terrorista finanziario” ha fatto l’operazione, lo ha però segnalato alla polizia perché sospettava un’operazione di riciclaggio di denaro sporco. L’ultimo elemento che ha fatto chiudere il cerchio degli inquirenti intorno a lui è la sua capacità tecnica: Sergeij W. avrebbe competenze particolari nel settore elettronico e sarebbe in grado di fabbricare bombe. Nel luglio 2015 vinse un premio scolastico in elettronica.

Il 28enne ha anche tentato di depistare le indagini attribuendo le responsabilità al Daesh, producendo false tracce come un biglietto poco credibile scritto in tedesco. Ora Sergeij rischia grosso: è accusato di tentato omicidio e di aver procurato danni fisici ed esplosioni. Il patron del Borussia Dortmund Hans-Joachim Watzke e il presidente della società Reinhard Rauball hanno ringraziato la polizia per aver risolto il caso in breve tempo.

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