mercoledì 2 luglio 2014
Oltre 700mila bambini brasiliani sono tagliati fuori dalla scuola. Sono troppo poveri per acquistare libri e divisa. O troppo sfruttati da datori di lavoro che non si fanno scrupoli a schiavizzare i minori.
COMMENTA E CONDIVIDI
Oltre 700mila bambini brasiliani sono tagliati fuori dalla scuola. Sono troppo poveri per acquistare libri e divisa. O troppo sfruttati da datori di lavoro che non si fanno scrupoli a schiavizzare i minori. Sessanta di loro, però, anche il prossimo anno entreranno, tanti per la prima volta, in un’aula grazie ad Abbà onlus. E alle persone – fra cui molti italiani – che la sostengono. Una goccia rispetto alla vastità del problema. Ma il mare è fatto, appunto, di gocce. I piccoli, con difficoltà economica e familiare, saranno accolti nella Casa São Josè di San Paolo, nel quartiere-baraccopoli di Santa Cecilia. Là potranno anche frequentare un percorso socio-educativo personalizzato all’interno del Colegio Graphéin, specializzato nell’assistenza a bimbi con disturbi di apprendimento o psicosociali. In 20 anni di attività, Abbà ha consentito a un migliaio di bambini di diplomarsi. Non solo in Brasile ma pure in Camerun, India, Pakistan, Filippine. Oltre alle varia attività realizzate a sostegno all’educazione in vari Paesi del Sud del mondo oltre che in Italia.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: