mercoledì 8 maggio 2024
È la più grande di sempre. La Banca centrale: «Questa taglio semplificherà le transazioni tra gli utenti, e renderà la logistica del sistema finanziario più efficiente e meno costosa»
La nuova banconota da 10mila pesos

La nuova banconota da 10mila pesos - .

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Il generale Manuel Belgrano e l’eroina della guerra di indipendenza María Remedios del Valle. Sono loro i protagonisti della nuova banconota messa in circolazione dal 7 maggio in Argentina. Si tratta del taglio più grande mai stampato nel Paese Sudamericano: 10mila pesos, corrispondenti a circa 10,50 euro. Ma manterrà il suo primato per poco. Nell’ultimo semestre dell’anno verrà introdotta una banconota da 20mila pesos che avrà l’immagine di Juan Bautista Alberdi.

L’obiettivo è rendere più facile per gli argentini pagare beni e servizi senza dover portare con sé enormi quantità di contanti, dato l'alto tasso di inflazione del Paese che a marzo è cresciuta del 11 per cento, mentre su base annua l'inflazione ha segnato un aumento del 287,9 per cento. La banca centrale Argentina ha spiegato: «Questa banconota semplificherà le transazioni tra gli utenti, e renderà la logistica del sistema finanziario più efficiente e meno costosa». Gli alti livelli inflattivi sono prodotti, tra l’altro, dalla fine dei controlli sui prezzi, introdotto dai precedenti governi, e della svalutazione di più del 50 per cento del peso, che il presidente argentino Javier Milei ha annunciato due giorni dopo la sua l’entrata in carica.

Fino a ora le banconote con il valore più alto erano quelle da 2mila pesos con i ritratti del dottore Ramón Carrillo, della dottoressa Cecilia Grierson. Le figure delle nuove banconote sono importanti figure storiche nella storia del Paese. María Remedios del Valle, conosciuta come la “Madre della Patria”, fu una figura di spicco nella lotta per l'indipendenza dell'Argentina. Nato a Buenos Aires intorno al 1766, di origine africana, Del Valle si unì all'Esercito del Nord guidato dal generale Manuel Belgrano. Inizialmente il suo ruolo era legato all'assistenza sanitaria come infermiera, ma in diverse battaglie combatté in prima persona per l'indipendenza contro le forze realiste. Il nome del generale Belgrano è legato anche a un'infausto episodio risalente al 1982, durante la guerra delle Falkland. Proprio in onore dell'eroe argentino, l'incrociatore leggero americano USS Phoenix (CL-46) fu ribattezzato ARA General Belgrano, quando venne acquistato da Buenos Aires nel 1951. Sopravvisse all'attacco giapponese contro Pearl Harbour del 1941, ma non a Margaret Thatcher. L'allora prima ministra del Regno Unito diede il consenso al comandante Chris Wreford-Brown di colpire la nave argentina durante il conflitto che vide scontrarsi i due Paesi per il possesso dell'arcipelago nell'oceano Atlantico. La General Belgrano venne affondata dal sottomarino britannico HMS Conqueror.

Sul retro della banconota è presente la ricostruzione artistica della scena del Giuramento di fedeltà avvenuto il 27 febbraio 1812. L'immagine di Belgrano proviene da un ritratto attribuito all'artista francese François Casimir Carbonnier, mentre la rappresentazione dell'eroina appartiene all'opera La Capitana, dell'artista argentina Gisela Banzer.


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