L'attentato a Kabul (foto da twitter)
Due attacchi separati contro due moschee sciite in Afghanistan hanno causato la morte di almeno 72 fedeli riuniti per la preghiera del venerdì. Gli attacchi sono avvenuti in una moschea di Kabul e in una moschea della provincia di Ghor, nel centro dell'Afghanistan.
Nella moschea Imam Zaman, nella zona occidentale della capitale irachena, in un quartiere a maggioranza sciita, le vittime sono almeno 39 e i feriti 45. Il general maggiore Alimast Momand, del ministero degli Interni, ha spiegato che l'attentatore suicida era a piedi e che ha azionato i suoi esplosivi dopo essere entrato nella moschea.
Almeno 33 persone sono rimaste uccise e una decina ferite invece quando un attentatore suicida è entrato in azione nei pressi di una moschea frequentata dalla comunità sunnita nel distretto di Duleena, nella provincia di Ghor. L'obiettivo secondo alcune fonti era il comandante di una milizia locale che combatte contro gli insorti, Fazl-ul-Ahad Khan. L'uomo si trovava all'interno della moschea e testimoni citati dalla tv afghana Tolo affermano che è tra le vittime dell'attacco.
Entrambi gli attentati - scrive Al Jazeera - non sono ancora stati rivendicati ma tutti gli ultimi attacchi contro luoghi di preghiera sciiti sono stati compiuti dallo Stato islamico nell'Iraq e nel Levante.