I vescovi dell'Ucraina tornano a
lanciare un appello per porre fine alle tensioni nel Paese:
"Fermate il massacro!". È quanto si legge nel documento finale
del
Sinodo dei vescovi greco-cattolici che si è riunito a Lviv."In Ucraina continua a scorrere il sangue", è il drammatico
richiamo alla comunità internazionale rivolto dai prelati
guidati dall'arcivescovo maggiore
Svoatoslav Shevchuk.
"Questa pacifica nazione sovrana - sottolineano i vescovi
cattolici di rito bizantino - subisce un intervento militare
diretto da un vicino. Centinaia di unità di armi pesanti e
tecnologiche, migliaia di mercenari armati e soldati
dell'esercito permanente della Russia stanno attraversando i
confini dell'Ucraina, seminando morte e distruzione, in spregio
alla richiesta di cessare il fuoco e dei recenti sforzi
diplomatici. Allo stesso tempo, la propaganda continua ad un
livello senza precedenti di odio e di distorsione del reale
stato delle cose, che non è meno dannoso di armi di distruzione
di massa".Rivolgendosi alla comunità internazionale i vescovi
sottolineano: "Oggi il silenzio o la mancanza di azione, la
riluttanza a riconoscere la gravità della situazione, che
riguarda il nostro Paese, non può che trasformare tutti in un
muto o indifferente testimone, ma anche complice del peccato di
omicidio, che grida al Cielo giustizia".