Con il referendum del 18 settembre
la Scozia sceglie se mantenere o rinunciare all'unione
politica che la lega al Regno Unito sancita nel 1707 dall'Act of
Union fra Inghilterra e Scozia. Ecco gli scenari possibili in
caso di vittoria del 'Sì'.
POLITICA BRITANNICA - Sarebbe un terremoto per Londra.
Prima di tutto per il premier David Cameron, che ha autorizzato
il referendum scozzese. Sebbene abbia annunciato di non volersi
dimettere in caso di secessione, la pressione su di lui sarebbe
fortissima. Come del resto sul leader laburista, Ed Miliband,
accusato di non aver saputo tenere la presa su un bacino
elettorale importante per il Labour come quello scozzese.
STERLINA ED ECONOMIA - Molti esperti prevedono un crollo
della sterlina e dei mercati nelle ore successive a un'eventuale
indipendenza. La Bank of England sarebbe obbligata a intervenire
per evitare problemi sistemici all'economia, a partire da una
recessione. Grande incognita resta la valuta che userà la
Scozia: Edimburgo vuole l'unione monetaria sotto la sterlina,
Londra è contraria. Fra le altre opzioni quella di adottare
l'euro o di battere una nuova moneta.
DEBITO PUBBLICO - Preoccupa anche la gestione del debito
pubblico. Secondo i calcoli del National Institute of Economic
and Social Research, la "porzione" scozzese di debito
britannico, che ammonta in tutto a 1.700 miliardi di sterline, è
pari a 143 miliardi di sterline. Il problema è che Londra teme
che la Scozia possa rifiutare di accollarselo, usando la materia
come strumento negoziale in eventuali trattative sulla moneta.
PETROLIO - Verranno tracciati i confini di pertinenza e
alla Scozia dovrebbe andare il 91% dei proventi. I secessionisti
hanno presentato stime sulle riserve molto più ottimistiche di
quelle degli unionisti.
MONARCHIA - Come è stato chiesto dai secessionisti, resterà
la monarchia ed Elisabetta II sarà regina di Scozia. C'è
comunque la possibilità che dopo l'indipendenza gli scozzesi
scelgano di rinunciare alla monarchia.
CONFINI E PASSAPORTO - In caso di indipendenza non è
escluso che 'sorgà un confine tra Scozia e Inghilterra, in
seguito soprattutto a possibili politiche divergenti in tema di
immigrazione. In tal caso si renderebbero necessari accordi per
il libero movimento fra i due Paesi. Resta l'incognita sulla
eventualità di utilizzare il passaporto per entrare nel nuovo
Stato, dipenderà anche dallo status che la Scozia indipendente
avrà nell'ambito dell'Unione europea.
SPORT - La squadra olimpica, che per ora è britannica,
verrebbe divisa come accade per il calcio e il rugby, dove
Inghilterra e Scozia hanno loro selezioni indipendenti.