India ma anche Thailandia, Brasile e Cina: sono i grandi Paesi in via di tumultuoso sviluppo dove è fiorente il mercato dei farmaci generici e che da tempo lottano per tutelare il diritto alla salute oltre i monopoli e brevetti delle grandi multinazionali. La decisione di oggi della Corte Suprema indiana, che rende possibile all'industria locale di produrre il medicinale antitumorale della Novartis (il “Glivec”) come generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione, è solo l'ultima in ordine di tempo. Sempre in India, lo scorso novembre, era toccato infatti ad un'altra multinazionale del farmaco, la Roche, vedersi revocare il brevetto di un farmaco, usato per la cura dell'epatite B. Secondo la Corte di appello indiana per i brevetti (Ipab) il farmaco “Pegasys” non era un'invenzione e c'erano altre terapie meno costose disponibili sul mercato. Il farmaco della Roche era stato il primo a ottenere un brevetto nel 2006 ai sensi del regime Trip sulla tutela della proprietà intellettuale entrato in vigore in India l'anno precedente. Sempre la Roche lo scorso settembre aveva perso un'altra battaglia legale con la concorrente indiana Cipla per il farmaco anticancro “Tarceva”. Infine un anno fa, il governo indiano aveva autorizzato un'azienda locale a produrre il generico di un anticancro della Bayer, ancora sotto brevetto, in modo da farlo acquistare a prezzi più bassi ai malati indiani. È stato il primo caso in India di un'azienda cui è stata concessa una «licenza obbligatoria» per produrre un farmaco sotto brevetto.Ma oltre all'India, anche gli altri paesi emergenti stanno lottando per assicurare ai loro cittadini farmaci a basso costo. Come il Brasile, che dal 2011 ha iniziato a distribuire nelle cosiddette “farmacie popolari” farmaci contro il diabete e l'ipertensione prodotti dall'industria farmaceutica statale. L'unica condizione per poter ricevere i farmaci è presentare una ricetta medica valida e aggiornata in una delle farmacie che partecipano al programma governativo “Farmacia Popolare”.Tra il 2011 e 2012 molte aziende farmaceutiche hanno perso la protezione brevettuale, aprendo così il mercato alle industrie di generici di India e Cina. Tra i medicinali in questione c'è il “Lipitor”, farmaco anticolesterolo della Pfizer, per cui un'azienda indiana di generici ha avuto l'approvazione dall'ente regolatorio dei farmaci statunitense Fda a vendere la versione generica negli Usa.