L'Onu chiede all'Unione europea
una sistemazione per almeno 200.000 rifugiati. A parlare di un
"programma di dislocamento di massa" è stato l'Alto
commissario per i rifugiati, Antonio Guterres, riferendosi a
coloro che godono di un "titolo valido per la protezione".
Per l'Unione europea si
tratta di un "momento decisivo", ha aggiunto Guterres
sottolineando che vanno aiutati quegli Stati -come Grecia,
Ungheria e Italia- ai cui confini preme l'ondata di migranti.
L'Ue "non ha altra scelta che mobilitare tutta la forza che ha
intorno a questa crisi. L'unico modo per risolvere il problema
e mettere a punto a attuare una strategia comune, fondata su
responsabilità, solidarietà e fiducia".
Finora l'Ue è stata riparo solo per un esiguo numero di
persone in fuga dalla guerra in Siria: circa 4 milioni tra
questi si trovano, infatti, nei campi profughi dei paesi
confinanti mentre altri 7,6 milioni sono sfollati all'interno
dello Stato devastato da oltre quattro anni di guerra civile.
Guterres ha invocato "modifiche fondamentali" delle regole
dell'asilo: non solo sistemazione logistica dei rifugiati ma
anche programmi scolastici e riforma dei permessi per entrare
legalmente in Europa. Ma, ha ribadito, "la solidarietà non
può appartenere solo a pochi Stati. Per l'Europa è arrivato
il momento della verità e di riaffermare i valori sui quali è
stata costruita".