lunedì 29 settembre 2014
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Ottimo per proteggere dal sole cocente ma anche dal lancio di lacrimogeni, l'ombrello è diventato l'accessorio indispensabile dei ragazzi che stanno bloccando il centro di Hong Kong e simbolo stesso del movimento di disobbedienza democratica. Tanto che sui social media la protesta è già diventata "l'umbrella revolution". Alla diffusione del simbolo sui social ha contribuito la creatività, messa al servizio della causa, di artisti, designer e semplici naviganti della rete. Tra questi Angelo Costadimas, artista e filmaker che vive a Hong Kong: ha realizzato un logo che mostra un uomo che tiene due ombrelli, sulla scritta "Umbrella revolution" su uno sfondo giallo, il colore dei nastri che gli studenti usano come simbolo della democrazia. Intervistato dal South China Morning, Costadimas ha detto di essersi ispirato alla foto un dimostrante che, con due ombrelli in mano, sfidava il lancio dei lacrimogeni. "L'atto di sfida mi ha ricordato la foto dell'uomo che sfida i carri armati di Piazza Tiananmen - ha detto - e ho pensato che l'ombrello e quell'aria di sfida fossero veramente simboliche". Meno stilizzato e più colorato è logo realizzato da un'altra artista, Tania Willis, che mostra un ragazza in giallo che si ripara, con un ombrello a strisce colorate, da una cascate di stelle che arrivano da una nuvola che ricorda la bandiera cinese. Willis ha pubblicato il logo su Twitter con la scritta "gli artisti di Hong Kong sostengono i dimostranti pacifici di #OccupayHk per il suffragio universale. I dimostranti di Hk sono degli eroi!".
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