Soddisfazione in Iran, rabbia in Israele: queste le reazioni più forti all'indomani dello storico accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Losanna. La giornata di oggi "entrerà nella memoria storica del popolo iraniano": così il presidente, Hassah Rohani, ha commentato la storica intesa sul programma nucleare iraniano raggiunta giovedì.Rohani ha sottolineato come i poteri del mondo abbiano accettato che in Iran si possa arricchire uranio. L'Iran, ha aggiunto il presidente, può cooperare con il mondo e non devescegliere tra lottare e arrendersi. L'Iran rispetterà l'accordosul suo programma nucleare se anche la controparte si atterràl'intesa: ha assicurato Rohani. "Se abbiamo preso un impegno, è su questo che si baseranno le nostre azioni future, naturalmente, se anche le azioni dell'altra parte si baseranno sugli impegni presi", haaffermato il presidente in diretta tv.Il capo dei negoziatori di Teheran, il vice ministro iraniano per Affari legali e internazionali, Seyyed Abbas Araqchi, si è detto "sicuramente soddisfatto", definendo il riconoscimento della legittimità del programma nucleare iraniano il più grande successo per Teheran in questi negoziati. "Questa volta - ha spiegato - ci siamo resi conto che è possibile far valere le esigenze di base della Repubblica islamica nel corso dei negoziati, risultato molto importante per il nostro Paese". Ieri sera la gente è scesa in strada a Teheran per festeggiare la fine dell'isolamento economico e internazionale. Con l'accordo, si apre per le aziende europee un mercato da 800 miliardi di dollari. Alla soddisfazione iraniana fa da contraltare l'irritazione di Israele con il premier Benjamin Netanyahu che, al termine di una riunione straordinaria del gabinetto di sicurezza, ha bocciato all'unanimità l'intesa e ha ribadito che "l'unico obiettivo" dell'Iran è ottenere la bomba atomica. Netanyahu ha detto che Israele firmerà "solo se Teheran ci riconosce". Per lo Stato ebraico è un passo in una direzione "estremamente pericolosa" perchè si limita a concedere altro tempo alla Repubblica islamica. Già nella notte, dopo una telefonata con Barack Obama, Netanyahu aveva definito l'accordo tra la comunità internazionale e Teheran sul nucleare "una minaccia alla sopravvivenza di Israele". Intanto oggi Il Consiglio di difesa del governo di Israele ha respinto in maniera compatta l'intesa raggiunta tra il 5+1 e l'Iran sul nucleare. Si legge in un comunicato pubblicato al termine della riunione di tre ore convocata dal premier Benyamin Netanyahu.
Scetticismo anche da parte dell'Arabia Saudita, con il re Salman bin Abdulaziz al-Saud che in una telefonata con Obama ha espresso la speranza "in un accordo definitivo vincolante che porterà al rafforzamento della sicurezza e della stabilità nella regione e nel mondo". Se pienamente applicata l'intesa di Losanna impedirà a Teheran di ottenere l'arma nucleare, ha assicurato Obama. I parametri chiave prevedono la revoca di tutte le sanzioni all'Iran in cambio del rispetto degli impegni. Il documento stabilisce che non ci siano altre strutture di arricchimento dell'uranio oltre a Natanz. 'Alto Rappresentante della Politica estera'Alto Rappresentante della Politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha parlato di un "messaggio di speranza e di fiducia" al mondo e di "una sconfitta per i falchi di entrambe le parti". Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, da parte sua, ha ammesso che sulla spinosa questione del calendario per la revoca delle sanzioni all'Iran "non è ancora stata trovata un'intesa" e "non sarà facile" trovarla. Mogherini ha sottolineato che "la risposta alla preoccupazione della regione su un Iran dotato di arma nucleare sta nell'accordo". "L'ansia di sicurezza della regione, non solo di Israele, la capiamo e condividiamo", ha aggiunto, ricordando che "non tutti i dettagli sono stati sciolti ma l'accordo sul nodo politico adesso c'è". "Se riusciremo nei prossimi mesi a finalizzare l'accordo, ad avere quindi garanzie che l'Iran non potrà dotarsi di arma nucleare e far giocare a Teheran un ruolo responsabile nella regione, avremo da guadagnare non solo noi europei ma tutto il Medio Oriente", ha concluso.