L'Ue non non si "sta preparano al
'Grexit' (l'uscita della Grecia dall'Eurozona)" malgrado i "troppo
deboli" progressi da parte di Atene. Così Pierre Moscovici,
commissario europeo agli Affari Economici chiarisce la posizione di
Bruxelles dopo l'allarme lanciato dal ministro delle Finanze
ellenico, Yanis Varoufakis sull'imminente esaurimento della
liquidità di Atene.
Moscovici ha smentito che a Bruxelles si stia lavorando o sia
già pronto "un 'piano B'...la posizione della commissione europea è
ancora che la Grecia ha il suo posto nell'Eurozona. Lavoriamo su
questa base". Il commissario Ue allo stesso tempo ha però ribadito
che "il tempo (per la Grecia) sta finendo....è assolutamente
ottenere progressi concreti" da Atene.
La Grecia ha bisogno di altri 7,2
miliardi di euro per restare a galla e onorare il debito con la
troika (Bce-Ue-Fmi). Ma finora Atene non ha fornito la lista di
riforme e dettagliate che si era impegnata a presentare il 20
febbraio scorso. L'ultima scadenza possibile entro cui Atene potrà
finalmente rendere note le sue vere intenzioni sulle riforme resta il
summit dei ministro delle Finanza del 24 aprile in Lettonia.
Non si arresta la caduta delle Borse europee. L'indice d'area Stoxx 600 cede oltre un punto e mezzo. Giù tutte le Piazze con Milano, Francoforte, Atene e Madrid che perdono sul 2%. Tiene Londra (-1%). Ad incidere i timori sulla Grecia e le vendite che interessano soprattutto banche e finanziari. Trend confermato anche da Milano (Ftse Mib-2,10%) dove Azimut cede il 4,5% e, a seguire, Ubi (-3,7%), Mps(-3,3%), Unicredit (-3,2%).