Manette al fotografo dello scatto
simbolo: a Ferguson, la cittadina del Missouri che sta
riscrivendo la storia dei rapporti tra bianchi e neri negli Usa,
la polizia ha arrestato Scott Olson di Getty Images, ex Marine e
veterano di mille barricate, autore di alcune delle immagini più
iconiche delle proteste degli ultimi giorni. Come il bimbo nero in braccio alla mamma che alza le mani davanti al poliziotto bianco dallo sguardo truce; il giovane dai capelli rasta minacciato con mitra e manganelli da altri agenti in tuta
mimetica armati fino ai denti: a pochi passi una cassetta delle
lettere con la scritta "Fuck the police". Le foto di Olson delle
proteste seguite alla morte di Mike Brown, ucciso da un
poliziotto bianco anche se era disarmato, hanno fatto il giro
del mondo.
Il fotografo è stato fermato perchè non si trovava nella
zona assegnata ai giornalisti. È stato rilasciato dopo un paio
d'ore ma in un mondo sempre più mediatico, la foto di un suo
collega che lo riprendeva con le manette ha rilanciato la
polemica: la polizia di Ferguson, sul banco degli imputati
dell'opinione pubblica internazionale, non sembra ben tollerare
la presenza dei reporter.
La scorsa settimana l'arresto di due cronisti fra cui il
corrispondente del Washington Post era stato stigmatizzato dal
presidente Barack Obama. Oggi lo stesso Washington Post,
seguendo l'esempio di altre organizzazioni giornalistiche, ha
fatto sapere di aver acquistato per i suoi inviati le maschere
antigas, mentre ai fotografi sono stati dati giubbotti
antiproiettile con la scritta Press: "I nostri giornalisti hanno
imparato a guardarsi da tutte le parti: se non sono minacciati
dai saccheggiatori rischiano di trovarsi in mezzo al lancio dei
gas della polizia". È capitato a David Taylor, l'inviato del
quotidiano britannico Times, prima finito in una nuvola di
lacrimogeni, poi minacciato da una falange di 80 poliziotti
pesantemente armati: "Mani in alto, cammina verso la mia voce",
si è sentito dire il reporter da un "gorilla" in assetto da
battaglia, prima di essere perquisito e interrogato.