Etiopia, nella siccità l'acqua è un bene prezioso (Abiy Getahun Oxfam)
Etiopia, senz'acqua non c'è erba per i bovini (Poon Wai Nang Oxfam)Anche nel resto del Corno d'Africa, tra Somalia, Eritrea, Gibuti e Sud Sudan, quasi 12 milioni di persone sono a rischio fame.
Etiopia, così si perde il bestiame (Abiy Getahun Oxfam)
Etiopia, sfamare il bestiame è garantirsi il cibo (Poon Wai Nang Oxfam)La situazione non cambia se ci si sposta nell'Africa meridionale, dove ben 28 milioni di persone quest'anno secondo le stime si troveranno in condizione di insicurezza alimentare: di questi, 14 milioni sono state colpite in Sudafrica, dove il governo sta fronteggiando la situazione. Le condizioni appaiono particolarmente critiche anche in Malawi, dove 2,8 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare: qui la metà dei bambini soffre di malnutrizione. In Zimbabwe El Niño ha accentuato la vulnerabilità di una popolazione già povera: oggi 2,44 milioni di persone necessitano di aiuti alimentari.
PACIFICO - Nelle isole del Pacifico è ancora vivo il ricordo dei danni provocati da El Niño nel 1997-98. Secondo le stime, 4,7 milioni di persone nel 2016 restano a rischio siccità, cicloni e precipitazioni irregolari in 13 diversi paesi dell'area. La situazione appare particolarmente critica in Papua Nuova Guinea, dove circa 3 milioni di persone si trovano in condizioni di insicurezza alimentare: di questi, ben 1,9 milioni risiedono nelle Highlands Regions, che risultano difficilmente accessibili. Situazioni di grave insicurezza alimentare anche nelle isole Vanuatu, già colpite dal passaggio del tifone Pam, Tonga, Samoa e Timor Est. Ancora sotto osservazione la situazione nelle isole Salomone, dove il governo sta monitorando i rischi per riuscire a rispondere prontamente a eventuali emergenze.Nel sud-est asiatico El Niño ha invece aggravato una situazione resa già precaria dai cambiamenti climatici. Due ettari di foreste nell'isola di Sumatra e nella regione di Kalimatan, in Indonesia, per esempio, sono andati distrutti: la caligine ha colpito oltre 43 milioni di persone, causando 530mila infezioni respiratorie e 24 decessi. Nelle Filippine, invece, El Niño ha colpito 65mila contadini e 32mila ettari di terreno coltivati a riso: secondo la Fao, ben 12 milioni di persone saranno alla fine danneggiati.AMERICA CENTRALE - L'America centrale sta affrontando da tre anni una delle più gravi siccità della sua storia. Si stima infatti che, nel cosiddetto "corridoio arido", dove si incastrano Guatemala, Nicaragua, El Salvador e Honduras, già 3,5 milioni di persone abbiano gravi difficoltà di accesso al cibo. In Guatemala, a causa del consistente calo delle piogge 1,5 milioni di persone necessitano oggi di assistenza alimentare. A questo si aggiunge la grave situazione di Haiti, dove 3,5 milioni di persone non hanno sufficiente cibo: un risultato che è diretta conseguenza della siccità che colpisce il paese dal 2014, e dell'attuale crollo del 50% della produzione agricola. Ancora incerta invece la situazione in Colombia, dove El Niño rischia di peggiorare una siccità che ha già colpito centinaia di migliaia di persone provocato la morte di almeno 200 bambini.