Il ministro egiziano delle Antichità, Mohamed Ibrahim, ha annunciato l'arrivo di blindati dell'esercito nei siti turistici in diverse governatorati per proteggere i templi di Luxor e Karnak, i musei di Nuba, ad Assuan e anche il Malawi National Museum, a Minya, saccheggiato e derubato da vandali. I blindati proteggeranno i musei dalla minaccia di gruppi terroristici di invadere, distruggere e derubare tali siti. E anche l'Unesco, l'agenzia delle Nazioni Unite per la tutela dei beni culturali, lancia l'allarme sui rischi che corre il patrimonio culturale egiziano. Il direttore generale dell'Unesco, Irina Bokova, ha espresso la sua preoccupazione per la «devastazione» di alcuni monumenti religiosi a Fayoum e al Cairo, durante i tragici scontri tra le forze di sicurezza e i sostenitori del deposto presidente, Mohamed Morsi.«Condanno con fermezza gli attacchi contro le istituzioni culturali del Paese e il saccheggio dei manufatti. Ciò costituisce un danno irreparabile alla storia e all'identità del popolo egiziano», si legge in una nota dell'Unesco.A causa del caos provocato dalle violenze che da mercoledì hanno incendiato il Paese, in diverse città si sono registrati furti e saccheggi di opere d'arte e manufatti. Per questo la Bokova ha fatto appello alle autorità egiziane affinchè assicurino la massima protezione a musei, siti archeologici ed edifici religiosi. «L'eccezionale patrimonio culturale dell'Egitto non è solo un'eredità del passato, che riflette la sua ricca storia. È anche un'eredità per le generazioni future e la sua distruzione indebolisce seriamente le fondamenta della società egiziana», ha concluso la Bokova.
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