venerdì 20 novembre 2015
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Sono almeno cinque i gruppi terroristi attivi in Mali. Ecco chi sono.Mourabitoun - Il gruppo jihadista ha rivendicato gli ultimi attacchi contro gli occidentali in Mali: l'8 agosto quello all'hotel Le Byblos a Sevare e il 7 marzo contro il ristorante "La Terrasse" a Bamako. Fondato da Mokhtar Belmokhtar, il movimento dei Mourabitoun è una fusione tra elementi del Movimento per l'unicità e il jihad in Africa occidentale (Mujao) e la Brigata dei Molathamun, creata da Belmokhtar dopo il suo allontanamento dai vertici di al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). Il gruppo è apparso durante il periodo dell'occupazione del nord del Mali da parte delle sigle salafite-jihadiste nel 2013. Ansar al-Dine - È un movimento di combattenti tuareg che si sono uniti dopo essere rientrati in Mali dalla Libia dove combattevano a fianco di Muhammar Gheddafi. Il leader del gruppo, Iyad ag Ghali, è stato uno degli organizzatori della rivolta tuareg negli anni '90 e nel marzo del 2012 ha partecipato all'insurrezione nel Mali alla guida di Ansar al-Dine. L'obiettivo di Ansar al-Dine, il cui nome completo è Harakat Ansar al-Dine (Movimento per la Difesa dell'islam) è imporre la sharia (la legge coranica) in Mali. È ritenuto legato ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) e per questo nel 2010 è stato espulso dall'Arabia Saudita dove il governo di Bamako lo aveva inviato nel 2007 come consigliere culturale. Movimento nazionale di liberazione dell'Azawad (Mnla) - È un'organizzazione militare e politica fondata il 16 ottobre 2011 e che durante i colloqui di pace con Bamako è confluita nel Coordinamento dei movimenti dell'Azawad. A giugno del 2014 ha firmato un accordo di pace con il governo. Dichiara di rifiutare l'estremismo e di voler raggiungere i propri obiettivi con la negoziazione. Il movimento, di ispirazione laica e democratica, ha tra i suoi obiettivi anche la lotta ad al-Qaeda. Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqim) - Fino al 2005 si chiamava Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento ed era considerato una cellula della Rete di Osama Bin Laden in Africa del nord. Il leader fondatore, l'algerino Amari Saifi, detto anche Abderrezak Le Parà, è stato catturato nel maggio 2004 nel Tibesti, nel nord del Ciad al confine con la Libia. Il comandante in capo dell'Aqmi è l'algerino Abdelmalek Droukdel, nome di battaglia Abu Musab Abdel Wadoud. Movimento per l'unicità e il Jihad in Africa occidentale (Mujao) - È nato a metà 2011 a seguito di una scissione da Al-Qaeda nel Maghreb Islamico con l'obiettivo di portare il jihad anche nell'Africa nord-occidentale. È responsabile del rapimento della cooperante italiana Rossella Urru e di suoi tre colleghi spagnoli nell'ottobre 2011 in un campo sahraui a Tinduf, in Algeria. Molti dei suoi miliziani sono tuareg, ma il leader è un mauritano, Hamada Ould Mohamed Kheirou, nei confronti del quale è stato spiccato un mandato di arresto internazionale.
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