Sono 700 i permessi che le autorità israeliane hanno rilasciato ai cristiani di Gaza perché possano recarsi a Betlemme in occasione delle feste di Natale. Oltre 25 mila quelli, invece, concessi ai cristiani di tutta la Cisgiordania. Le cifre sono state fornite all'agenzia Sir da monsignor William Shomali,
vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la
Palestina.
"Un numero di permessi in aumento rispetto al passato",
spiega il vescovo, che si potrebbe spiegare "con un effetto Papa
Francesco, dopo la sua visita di quest'anno. Anche se nessuno lo
dice. Speriamo che tutti coloro in possesso del permesso possano
muoversi liberamente e che non ci siano problemi di spostamenti
soprattutto ai check-point. Moltissimi nostri cristiani non
vedono da anni familiari e parenti a causa del Muro israeliano".
Sarebbero, invece, 200 i palestinesi che potranno partire
direttamente dall'aeroporto di Tel Aviv invece che da quello di
Amman. Betlemme, dunque, si appresta a diventare per le prossime
due settimane la capitale della Cristianità. "La città è piena
di luci e sono davvero tanti i pellegrini in arrivo qui -
dichiara mons. Shomali - tuttavia se la loro presenza è per
l'economia della città e di tanti nostri fedeli una vera boccata
di ossigeno, questo non deve farci dimenticare la gravità della
situazione in cui versa la città che è tappezzata da grandi
poster che recitano: 'Tutto ciò che vogliamo è giustizià".
Il clou delle celebrazioni sarà domani, 24 dicembre, quando
alle 13.00, il patriarca latino, Fouad Twal, nella sua auto da
Gerusalemme si dirigerà a Betlemme. Due ore e mezza di auto per
percorrere solo dieci chilometri, tanta è la distanza che separa
Gerusalemme da Betlemme.
Lungo la strada i poliziotti israeliani
disporranno tutti i semafori al verde. Giunto al monastero di
sant'Elia, che segna l'inizio della città di Betlemme, le
autorità civili e religiose di Betlemme accompagneranno il
patriarca, secondo l'antico percorso dei patriarchi. Questa
strada, ora Highway 60, attraversa il Paese biblico da Nord a
Sud ed è stata percorsa dai patriarchi Abramo, Isacco e
Giacobbe. Seguendo il tragitto il corteo giungerà fino alla
tomba di Rachele dove Twal verrà salutato dai sacerdoti della
città. Da qui il corteo si muoverà alla volta della basilica
della Natività. Qui ad attendere il patriarca ci sarà il padre
guardiano del convento francescano della chiesa della Natività.
Il patriarca aprirà la porta dell'Umiltà per poi celebrare i
Vespri prima dell'Ufficio della Natività. Al termine il
patriarca si ritirerà in attesa della tradizionale messa di
mezzanotte celebrata al cospetto delle massime cariche
palestinesi e dei rappresentanti del corpo diplomatico
accreditato e di tantissimi fedeli e pellegrini.