Fermi ore e ore a causa dell'alluvione
che ha colpito il Sud della Francia: 2.500 pellegrini italiani
provenienti dal Santuario di Lourdes sono stati bloccati dal
maltempo per un'intera giornata. Erano su cinque "treni bianchi"
dell'Unitalsi e tra loro molti i disabili e i malati. Si tratta
di vetture super-attrezzate e autonome ma l'attesa che si è
protratta per ore (dovevano arrivare in Italia sabato mentre sono
riusciti a rimettersi in marcia dai binari francesi solo nel
pomeriggio di domenica) ha destato qualche preoccupazione.
Diretti in regioni diverse d'Italia sono stati colti dalla
pioggia eccezionale in località diverse: Tolone, Marsiglia e
Cannes. I pellegrini che avevano visitato il santuario mariano
più famoso di Francia (e del mondo) arrivavano da quasi tutta
Italia, in particolare da Marche, Sicilia, Calabria, Emilia
Romagna, Piemonte Basilicata e Puglia. Per le oltre 20 ore di attesa i
passeggeri hanno infatti
ricevuto costante assistenza sia dai volontari sul treno che da
quelli giunti alle stazioni. I momenti più difficili a Tolone, quando le autorità francesi
stavano decidendo di far scendere dai treni i passeggeri per
ospitarli negli alberghi. Una soluzione che preoccupava molto
"perché a bordo abbiamo malati anche gravi, tra cui alcuni
dializzati", aveva spiegato dall'Unitalsi. Sui treni
l'assistenza ai malati, grazie alla presenza anche di medici e
infermieri, è rodata; ma una volta scesi la situazione poteva
complicarsi. Poi il via libera a ripartire ha risolto l'impasse.
Non è la prima volta che i "treni bianchi" dell'Unitalsi
verso o da Lourdes rimangono bloccati: lo scorso anno, furono
600 i pellegrini, compresi 200 malati, a rimanere per ore alla
stazione di Ventimiglia per lo sciopero dei ferrovieri francesi.
Più grave quanto avvenne nel 2003, quando a causa di un black
out in Francia rimasero bloccate per ore sui treni oltre 6.500
persone provenienti da tutta Italia.